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Numero 2(47)
La riforma bancaria: male per il settore, bene per la Sberbank

    A giudicare dalle dichiarazioni fatte dai rappresentanti della Banca Centrale (BC), il programma della riforma bancaria, pubblicato alla metà di gennaio, sarebbe un documento definitivo che sarà concordato con il governo e firmato da Mikhail Kassianov.
    La versione di compromesso suscita delusione perché non vi sono presi in considerazione due fattori principali che possono accelerare la riforma bancaria: l’indebolimento del ruolo delle banche pubbliche e l’assicurazione obbligatoria dei depositi.
    Lo Stato, evidentemente, non vuole ridurre la sua partecipazione al settore bancario e ritiene come compito prioritario solo quello di privatizzare gli istituti di credito in cui i pacchetti pubblici costituiscono non meno del 25%. La BC manterrà la sua quota alla Sberbank almeno fino a quando la banca non diventi partecipe del sistema di assicurazione dei depositi (probabilmente, verso il 2004). Il governo esamina anche la possibilità della privatizzazione della Vneshtorgbank, ma per ora non parla di alcun tempo specifico. In generale, sembra che la riorganizzazione delle proprietà pubbliche nel settore bancario verrà eseguita gradualmente e non toccherà le banche più grosse (per mancanza di concorrenza). Ciò è motivato prevalentemente dal fatto che, a differenza delle banche dell’Europa dell’Est, le banche pubbliche russe possono contare sul mantenimento degli utili esclusivi nel futuro prossimo.
    Anche i programmi relativi all’introduzione dell’assicurazione dei depositi non giustificano le attese iniziali. In fase iniziale l’assicurazione sarà volontaria e solo dopo che le banche avranno adottato il sistema internazionale di rendiconti finanziari, la partecipazione al sistema diventerà obbligatoria. Le modalità della partecipazione della Sberbank al sistema di assicurazione dei depositi saranno regolamentate da una normativa particolare. Per quanto riguarda i tempi, non sono ancora determinati. Delude, inoltre, la mancanza di tempi concreti nell’approvazione della nuova legislazione bancaria nel 2002.
    Il programma della riforma bancaria, pubblicata il 14 gennaio, è diventato una buona notizia per gli azionisti della Sberbank. In questo documento il governo e la BC riconoscono la necessità di introdurre nella legge “Sulle banche e sull’attività bancaria” le modifiche che consentono ai non residenti di acquistare fino al 10% di azioni delle banche russe senza ottenere una relativa autorizzazione della Sberbank. Nonostante che il tempo dell’introduzione delle modifiche sia determinato solo approssimativamente, la promessa del governo rappresenta già di per sé una buona notizia per gli azionisti della Sberbank.
    Attualmente, l’unico ostacolo per l’acquisto delle azioni della Sberbank da parte dei non residenti è quello dei documenti che regolamentano l’attività bancaria. A detta dei dirigenti della stessa banca, le limitazioni relative alla partecipazione degli stranieri al capitale statutario della Sberbank sarebbero state tolte qualche anno fa. Ma due documenti continuano a contenere delle norme che limitano i diritti dei non residenti:
    1. La legge «Sulle banche e sull’attività bancaria”. Questa legge stabilisce che la partecipazione dei non residenti al capitale degli istituti bancari è regolamentata dal governo e dalla Banca Centrale. E’ previsto, inoltre, che durante la vendita di azioni agli stranieri, gli istituti di credito e i loro azionisti russi debbano ottenere una relativa autorizzazione. Le decisioni circa l’approvazione di un’operazione vengono accolte dalla Banca Centrale nel corso di due mesi.
    2. L’istruzione della BC della FR ¹417-U del 23 novembre 1998 sulle modalità dell’emissione dei titoli da istituti di credito. L’istruzione ha efficacia in conformità alla legge federale “Sulle banche e sull’attività bancaria”.
    La disponibilità della Banca Centrale di permettere la partecipazione dei non residenti al capitale degli istituti bancari diventerà uno dei fattori dell’aumento di liquidità delle azioni della Sberbank. Proprio la presenza delle limitazioni per i non residenti sull’acquisto delle azioni bancarie era la causa principale della scarsa crescita di azioni della Sberbank negli anni 1999-2000.
    Un altro argomento a favore di una visione più ottimistica può essere il desiderio dei manager della banca di aumentare la sua attrattiva presso gli investitori. A giugno del 2001 al Consiglio d’amministrazione della Sberbank è entrato Vadim Kleiner, rappresentante degli azionisti minoritari, e la sua partecipazione alla presa delle decisioni più importanti rende poco probabile la limitazione dei diritti dei piccoli azionisti. Inoltre, l’imminente cambio nella direzione della BC (ricordiamo che Viktor Gerascenko può lasciare il suo posto a settembre del 2002) limiterà notevolmente la libertà d’azione dei manager della Sberbank e probabilmente li costringerà ad assumere un atteggiamento di maggiore interesse verso la possibilità di aumentare il costo dei loro attivi. Secondo alcune informazioni, il management della Sberbank controlla circa il 15% di azioni della banca.
    Le splendide prospettive delle azioni della Sberbank possono essere, del resto, oscurate dall’attivarsi della lotta per il mercato dei depositi. Ai primi di gennaio, la Vneshtorgbank ha dichiarato la propria decisione di investire 3 milioni di dollari nello sviluppo della rete di filiali, e dopo un paio di settimane la Banca di Mosca, ottava per l’entità di attivi, ha annunciato l’inizio della campagna pubblicitaria, mirata ad attirare i pensionati come depositanti. Ricordiamo che attualmente circa il 40%-50% dei depositi dei privati alla Sberbank sono coperti proprio dai pensionati. In questo modo, la lotta per i loro soldi potrebbe compromettere un po’ la redditività della Sberbank già nel 2002 se la banca non si mette a ridurre le proprie spese.
Evgenija Orlovskaya

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