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Numero 5(69)
Assassinato un altro deputato democratico

    La sera del 17 aprile a Mosca è stato ucciso Serghei Iuscenkov, deputato della Duma di Stato della Federazione Russa, uno dei leader del partito “Russia liberale”.
    Secondo quanto ha comunicato il procuratore di Mosca Mikhail Avdiukov, la principale ipotesi d’ indagine verte sull’attività parlamentare di Iuscenkov. “Intendiamo con il termine “attività parlamentare” un ampio raggio d’azione, che sarà esaminato scrupolosamente”, cita le parole del procuratore l’agenzia Interfax.
    Il capo della Polizia di Mosca Vladimir Pronin ha detto che Iuscenkov è stato ammazzato da un killer di mestiere. A sua detta, l’assassinio non c’entra “con il teppismo, né con la famiglia di Iuscenkov”. Una fonte nel Comitato per la difesa ha ipotizzato, parlando con il corrispondente del sito internet Grany.ru, che il deputato potrebbe essere stato ucciso perché si era avvicinato troppo ai mandanti dell’attentato di Golovliov. Ma un’altra fonte dello stesso sito, un uomo che conosceva bene il defunto, ha assicurato che Iuscenkov non aveva condotto nessuna indagine autonoma sul caso Golovliov. Serghei Kovaliov ha detto alla RenTV che l’assassinio di Iuscenkov potrebbe essere un avvertimento per tutte le forze in opposizione.
    Serghei Iuscenkov aveva partecipato alle attività della commissione pubblica, che si era impegnata in indagini autonome sulle esplosioni dei palazzi d’ abitazione a Mosca e a Volgodonsk. Era stato membro attivo del movimento antimilitarista, e si era schierato contro la guerra in Cecenia.
    Secondo quanto ha comunicato un portavoce della Direzione degli interni di Mosca, l’omicidio ha avuto luogo in Ulitsa Svobody, vicino al numero 13/2, dove abitava Iuscenkov. Questo edificio è adiacente alla sede della Prefettura del circondario Nord-Ovest. Il deputato è arrivato sotto casa sua, è sceso dalla macchina e mentre si avviava verso il portone di casa , è stato ucciso. L’indagine per ora non dispone delle deposizioni dei testimoni, afferma la Direzione degli interni della capitale.

Commento
    In Russia e’ incorso una caccia ai politici di convinzioni democratiche. La caccia è lenta, calma, ma fondata sui motivi puramente ideologici. Galina Starovoitova è stata uccisa perché il suo nome era il simbolo dell’epoca odiata della perestroika. Golovliov è stato ucciso perché è diventato uno dei personaggi più importanti nella “Russia liberale”. Serghei Iuscenkov è stato ucciso nel giorno in cui questo partito era stato registrato. Coloro che l’hanno assassinato certamente non temevano che esso potesse ottenere molti voti alle elezioni o almeno entrasse nella Duma. No, l’hanno ammazzato, perché era pieno di energia, di talento, coraggioso e perché diceva parole chiare a proposito di tutti gli argomenti poco chiari: su Putin, sulla Cecenia, sul referendum svolto nell’intervallo tra le battaglie, sulla “riforma” del FSB (Servizio Federale di Sicurezza). Solo per questo, l’hanno ucciso.
    Di fatto, la campagna elettorale per la Duma di Stato è cominciata dall’omicidio di uno dei leader dell’opposizione.

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