Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Dove siamo
 
Numero 5(69)
Arrestato a Baghdad un noto terrorista palestinese

    Secondo i comunicati dell’Associated Press, nella zona sud di Baghdad le teste di cuoio americane hanno preso Muhammad Abbas, noto terrorista palestinese condannato per aver preparato il dirottamento della nave di crociera “Achille Lauro”. Nel 1985 quattro complici di Abbas s’ impadronirono nel Mediterraneo meridionale del transatlantico con a bordo 500 passeggeri. Leon Klinghoffer, un ebreo americano un invalido di 69 anni, festeggiava a bordo del bastimento l’anniversario del suo matrimonio. I terroristi lo fucilarono e lo gettarono in mare assieme alla sua carrozzella. Essi richiedevano alle autorità israeliane di liberare 50 palestinesi arrestati. Dopo un certo tempo le autorità egiziane erano riuscite a trovare un accordo con i terroristi. Ad essi e ad Abbas veniva messo a disposizione un aereo. I caccia americani costrinsero pero’ l’aereo ad atterrare in Sicilia, dove i militari americani ed italiani si contesero lungamente la cattura dei terroristi. Dopo i frenetici colloqui telefonici al vertice, fu deciso che quattro esecutori dell’attentato sarebbero stati arrestati dalle autorità italiane. Contro Abbas allora non c’erano prove, e fu deciso di non fermarlo. Due giorni dopo sparì. Dopo altri quindici giorni la magistratura italiana emise un ordine di cattura nei suoi confronti, ma era già tardi. Nel 1986 Abbas fu processato in contumacia e condannato alla reclusione a vita. Nel 1991 Abbas uscì dal Fronte per la Liberazione della Palestina. Nel 1994 l’”Achille Lauro” prese fuoco nell’Oceano indiano ed affondò. Nel 1995 Abbas si scusò ufficialmente per aver ucciso l’americano. Successivamente Abbas abbandonò le attività terroristiche e si vide addirittura riconoscere il diritto di rientrare in Isaele.
    L’arresto di Abbas è stato notificato ufficialmente dal Sentcom. Sempre a Baghdad, nel corso di diversi raid, sono stati fermati molti complici di Abbas. Sono stati trovati molti suoi documenti, compreso il passaporto di cittadino dello Yemen e l’altro di cittadino del Libano, e anche le armi che gli appartenevano. Gli americani hanno rilevato che l’arresto di Abbas dimostra un’altra volta l’esistenza di contatti del regime di Saddam con le organizzazioni terroristiche. Il maggiore Brad Bartelt, portavoce del Comando Centrale, rispondendo alla domanda circa la sorte dell’arrestato, ha affermato che “giustizia sarà fatta”. Non viene comunicato dove verrà recluso Abbas e se sarà processato. Il Ministero della Giustizia statunitense peraltro aveva comunicato in precedenza che gli USA non avevano più niente da rimproverare ad Abbas, e che lo stesso era stato cancellato dall’elenco dei criminali ricercati, dopo il processo in Italia. D’altra parte, Vincent Cannistraro, l’ex capo del reparto antiterrostico della Cia, ha detto che la CIA continuava a cacciare Abbas e che ora ha intenzione di “regolare i conti” con lui. Secondo le ultime informazioni i dirigenti dell’Autorità Palestinese chiedono la liberazione di Mohammad Abbas. Secondo quanto ha dichiarato Sahib Erekat, portavoce del Governo dell’Autorità palestinese, gli USA non hanno diritto di trattenere Abbas, dato che ciò contraddirebbe il provvisorio Trattato di pace palestino-israeliano del 1995, secondo il quale i membri dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina non possono essere arrestati o processati per gli atti commessi prima della firma del Trattato, avvenuta nel 1993 ad Oslo. Roberto Castelli, il Ministro di Grazia e Giustizia dell’Italia, ha sostenuto che il suo Paese ha intenzione di ottenere l’estradizione del terrorista palestinese.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "NEL MONDO"
Il prezzo della vittoria ¦  SARS: aumentano i morti ¦  A proposito di Irak, USA e Palestina ¦  Ko televisvo a Montecitorio ¦  EU: seconda divisione ¦  “Il verme” del servizio segreto italiano ha lavorato per il Servizio di informazioni estere (SVR) della Russia
Rambler's Top100    Rambler's Top100