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Numero 6(70)
I rapporti tra Russia e l’Unione Europea
Risultati principali della visita ufficiale del primo ministro russo Mikhail Kassianov in Italia dal 17 al 19 aprile


    Breve cronaca degli eventi. Nel pomeriggio di giovedì 10 aprile il presidente del governo russo Mikhail Kassianov si è recato in visita ufficiale di tre giorni in Italia dove, secondo qunto riferiscono le fonti ufficiali, Kassianov ha incontrato il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Inoltre ha avuto una serie di incontri con i dirigenti di grandi aziende italiane.
    Sabato 19 aprile Kassianov si è avviato al sud d’ Italia, in Sicilia, dove a Palermo ha partecipato all’inaugurazione del terzo consolato generale russo. Si presume che il turismo russo in queste regioni dovrebbe aumentare, in conseguenza della difficile situazione nelle regioni turistiche tradizionali – Turchia, Egitto e Asia sudorientale. Gli operatori economici italiani hanno promesso di investire soldi in alcune regioni russe e addirittura di creare “quattro distretti industriali” tra cui la regione di Mosca, quella di Lipetsk e la Ciuvascia. Come ha sottolineato Kassianov, l’inaugurazione del consolato generale di Russia a Palermo sta ad indicare l’ alto livello dei rapporti russo-italiani, contribuirà a moltiplicare i contatti tra i cittadini dei due paesi e porterà avanti una tradizione plurisecolare di amicizia tra la Russia e l’Italia.
    Sabato sera, di ritorno a Mosca il primo ministro Kassianov ha osservato che i rapporti tra la Russia e l’Italia hanno raggiunto un livello assai elevato negli ultimi due anni, grazie al governo capeggiato da Silvio Berlusconi. “La Russia apprezza questo livello dei rapporti”, - ha ridadito il premier russo.

Il principale bilancio dell’incontro
    È da notare che l’Italia è uno dei primari partner europei della Russia (il primo posto lo occupa la Germania). Negli ultimi anni le relazioni politiche anche al livello più alto si distinguono per contenuto e la diversità. A detta di Kassianov stanno crescendo il commercio bilaterale e l’entità degli investimenti. I dati dell’anno scorso evidenziano che l’Italia era il terzo partner della Russia per la sua importanza, dopo la Germania e la Bielorussia, con una quota del 6,4%. Nel 2002 gli interscambi commerciali tra la Russia e l’Italia hanno raggiunto 9,6 miliardi di dollari (quasi raddoppiando rispetto al 1999, quando questo l’ interscambio era di 4,9 miliardi di dollari). La Russia ha un bilancio attivo negli scambi con l’Italia: esportazione - 7,4 miliardi di dollari, importazione - 2,2. La struttura dell’esportazione è quella tradizionale – petrolio, gas, metalli non ferrosi, legname. Il valore degli investimenti italiani in Russia è di 1,8 miliardi di dollari.
    Una spinta alla collaborazione nel campo degli investimenti dovrebbe venire da un accordo firmato nel dicembre 2002 per la conversione dei 5 miliardi di debito dell’ex URSS con l’Italia in progetti di investimento (l’Italia è stato l’unico paese a firmare l’accordo di estinzione del debito con lo schema “debiti in cambio d’ investimenti”). Questa primavera infatti a Mosca si apre una rappresentanza della banca italiana “Banca Intesa” che serve la maggior parte dei progetti in comune e più del 50% degli scambi commerciali tra i due paesi.
    Gli uomini d’affari italiani sono pronti a costituire interi distretti industriali in Russia con una rete di piccole e medie imprese che funzionerebbero come una grande industria. Come ha dichiarato Kassianov, l’idea dei distretti industriali (il cui l’autore è lo stesso Silvio Berlusconi) contribuirà a risolvere il problema chiave del governo, cioè quello di sviluppare l’industria di trasformazione. Per appoggiare le società italiane che parteciperanno alla creazione delle zone industriali, a luglio l’Italia aprirà in Russia la filiale di una delle più grandi banche, Banca Intesa, con un capitale sociale di 25 milioni di euro.
    L’Italia inoltre ha accettato di destinare all’incirca un miliardo di euro alla Russia per lo smaltimento dei sommergibili nucleari e l’eliminazione degli stock di armi chimiche. A detta di Kassianov è stata ultimata la prima tappa della realizzazione di un aereo da addestramento ed esercitazione, lo Yak-130. “Il Ministero della Difesa ha già confermato che verranno acquistati questi aeri”, - ha affermato Kassianov. Il primo ministro russo ha dichiarato anche che le parti stanno valutando la possibilità di altri sviluppi congiunti nell’ambito dell’industria bellica. Poco tempo fa presso l’officina di costruzioni aeronautiche di Nizhnij Novgorod “Sokol” è stato realizzato un progetto congiunto per la costruzione di un aereo da addestramento ed esercitazione, lo Yak-130. Il Ministero della Difesa russo ha confermato la propria intenzione di acquistarne quattro a partire dal 2005. Per il momento l’Italia ci sta riflettendo.
    È stato deciso di incrementare la partnership nello spazio. Si tratta in particolare di creare un sistema spaziale di navigazione globale Galileo. Secondo il dirigente dell’ Ente Rosaviakosmos Yurij Koptev, poco tempo fa è stata raggiunta un’intesa per la partecipazione della Russia, a pieno diritto di parita’, al sesto programma-quadro di ricerche scientifiche (2003-2006) su questo progetto. Quindi la Russia avrà l’opportunità di guadagnare con il lancio dei missili.
    Come ha detto Kassianov, nel corso dell’incontro l’Italia ha comunicato la sua decisione di aumentare gli acquisti di gas e petrolio russi. Secondo le sue parole, l’ Italia considera le forniture di gas e petrolio russi come prioritarie. A detta del Primo Ministro, nei prossimi 10 anni l’entità delle forniture di gas russo in l’Italia potrebbe raddoppiare.
    Spieghiamo al lettore che si tratterà per lo piu’ della collaborazione sul progetto del gas “Blue Stream”. L’ incremento inizierà prossimamente, dopo che le parti avtranno avviato il gasdotto “ Blue Stream”, che e’ adagiato sul fondo del mar Nero, realizzato dall’ Ente russo “Gazprom” e dal gigante energetico italiano ENI, e rappresenta uno dei più grandi ed ambiziosi progetti di partnership tecnico-scientifica tra la Russia e l’Europa Occidentale. Questo progetto viene realizzato nel quadro di un accordo intergovernativo russo-turco del 1997 per la fornitura di circa 360 milioni di metri cubi di gas russo in Turchia fino al 2005. Il volume annuo di fornitura deve passare dai 19 miliardi di metri cubi attuali a quasi 29 miliardi nel 2008. La tubazione principale è lunga 1 200 km, di cui 385 passano sul fondo del mar Nero. Il valore di questo progetto veramente inedito è stimato in 3,4 miliardi di dollari. Alla fine dell’anno scorso il nuovo gasdotto “ Blue Stream” è stato collaudato e ha portato il primo gas in Turchia il 30 dicembre scorso.
    Gli italiani sono pronti a partecipare anche ad altri progetti di gasdotti. Nel quadro della visita si è svolto un incontro fra il dirigente del “Gazprom” Alexej Miller e il direttore esecutivo dell’ENI Vittorio Mincato. Adesso l’ENI probabilmente prendera’ parte alla posa del gasdotto Nordeuropeo, che all’ultima riunione del governo russo è stato definito uno dei progetti energetici prioritari. Il potenziale di esportazione di questo gasdotto è di 20 miliardi di metri cubi, e a progetto completo – di 30 miliardi. Tra gli altri progetti cui le società energetiche italiane si sono dichiarate disposte a partecipare va citata l’ ultimazione della prospezione del giacimento di gas condensato a Astrakhan (il progetto è valutato in 2 miliardi di dollari) e l’ ammodernamento di alcune centrali elettriche russe: della Centrale termoelettrica n. 2 di Kaliningrad, delle centrali elettriche regionali di di Kuban e di Novgorod.
    Secondo le fonti del Ministero degli Esteri, gl’ incontri di Roma hanno anche toccato le prospettive di formazione in Europa di uno spazio economico, energetico, legale, umanitario, sociale e culturale comune; si è parlato inoltre della sopravvivenza della regione di Kaliningrad. Si e’ discusso anche di problemi attuali della sicurezza europea e internazionale, dei rapporti tra la Russia, l’ Unione Europea e la NATO in questo campo, e dell’adesione della Russia al WTO.
    Nel corso degli incontri con il premier gl’ imprenditori italiani gli hanno chiesto di “reggere alle provocazioni” della Commissione Europea che esige dalla Russia un aumento delle tariffe interne del gas e dell’energia elettrica come condizione imprescindibile dell’ammissione della Russia nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Il governo russo e’ del parere che con il passaggio della presidenza UE all’Italia le trattative con l’Unione Europea sul dossier WTO potranno andare più veloci. A sua volta Silvio Berlusconi ha promesso di studiare, in tempi brevi, il concetto di uno spazio economico comune per la Russia e l’Unione Europea. A suo dire il documento relativo sarà presentato a novembre, al vertice Russia – UE a Roma. Mentre per il futuro Berlusconi ritiene sia necessaria l’adesione della Russia alla stessa UE. “Il nostro obiettivo consiste nel far diventare l’Europa una superpotenza che potrà trattare con gli USA da pari a pari. Questa grande Europa è impossibile senza la Russia”, - ha dichiarato Berlusconi. Il premier russo ha approvato questa posizione.
    La principale acquisizione del premier russo è stata la promessa dell’ Italia di studiare attentamente il problema del trattamento di esenzione dai visti tra la Russia e la UE. Kassianov ha insistito che l’argomento del trattamento di esenzione dai visti “negli ultimi tempi è rimasto in sospeso” a causa del problema di uscita e ingresso dei cittadini russi a Kaliningrad. “Berlusconi ha promesso di studiare seriamente il problema quando l’Italia occuperà la presidenza dell’Unione europea (cioè già dal 1 luglio prossimo)”, - ha detto Kassianov traendole conclusioni dell’incontro.
    Uno degli argomenti all’ ordine del giorno dell’ incontro era il tema dell’Iraq, e per l’appunto l’attivazione della collaborazione bilaterale e multilaterale per risolvere al più presto il problema iracheno, nonché la ricostruzione dell’Iraq. Il premier russo ha ribadito la posizione delle autorità russe, dichiarando che il ruolo primario nella ricostruzione economica dell’ Iraq spetta all’ONU. “I contratti in vigore si debbono realizzare e onorare, mentre i debiti vanno pagati”, - ha sottolineato il premier.
    Però sembra che Kassianov abbia considerato prematuro parlare di conversione del debito iracheno: “Nel mondo si comincia appena a parlarne. Noi siamo pronti a fare sforzi nel quadro dei meccanismi di collaborazione internazionale”. L’Iraq è debitore di circa 9 miliardi di dollari alla Russia, questa non è una cifra facile da dimenticare. Il presidente Vladimir Putin aveva dichiarato di non escludere la possibilità di conversione del debito ma questa decisione va presa in maniera concordata nell’ ambito del Club di Parigi dei creditori. Da parte sua il premier ha auspicato che venga presa la decisione “più saggia”.
    Si è discussa anche la necessità di creare una “grande Europa” che comprenda anche la Russia. “Solo una “grande Europa” che comprenda anche la Russia potrà dialogare con l’unica superpotenza nel mondo – gli USA”, - ha riferito in una conferenza stampa a Roma il primo Ministro italiano Silvio Berlusconi, facendo un bilancio del suo incontro con il Primo Ministro russo Mikhail Kassianov. “Questo permetterebbe all’Europa stessa di diventare protagonista politico con autorità politica e militare, capace di dialogare con l’unica superpotenza, l’America”, - ha aggiunto il premier italiano.
    Berlusconi ha insistito particolarmente sul fatto di essere pronto, nel corso della prossima presidenza italiana dell’Unione Europea, a fare tutto il necessario per consolidare i rapporti tra Russia e UE. A sua volta Kassianov ha sottolineato che “un’ Europa forte è l’Europa assieme alla Russia”. “Noi abbiamo chiaramente avvertito un atteggiamento favorevole a quest’ idea nel Governo italiano”, - ha detto il capo del governo russo.
    Per il vertice Russia-UE che si terrà nel novembre prossimo, deve essere studiato il concetto di creazione di uno spazio economico paneuropeo, ha comunicato Mikhail Kassianov. Cosicché si può dire con assoluta certezza che la visita di Kassianov in Italia è andata in porto, era “facile e piacevole”, e le speranze che questa visita in Italia avrebbe avuto “un significato particolare” hanno trovato una risposta. A conclusione dell’incontro ufficiale Mikhail Kassianov ha confermato gl’ intenti delle due parti di “sviluppare e di ampliare la cooperazione in tutti i campi”, e di campi per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa con l’Italia ce ne sono sempre di più, ha dichiarato Kassianov.

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