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Numero 7(71)
G-8: vertice ad Evian

    Dal 1 al 3 giugno, ad Evian, una piccola città balneare francese, si è svolto un summit del “G-8”. I leader di otto Paesi industrializzati, compreso il Presidente della Russia Vladimir Putin, hanno discusso una serie di questioni.
    Hanno attentamente esaminato la situazione in Africa, la lotta al terrorismo internazionale e le misure, mirate alla stabilizzazione dell’economia mondiale che ora è in fase di recessione.
    Dopo la riunione della mattina del 2 giugno, dedicata all’economia (alla quale per la prima volta ha partecipato a pieno titolo la Russia), è stata approvata una dichiarazione a favore della crescita economica e di una responsabile economia di mercato. Il documento sottolinea la necessità di garantire una crescita economica duratura. “Per supportare una crescita economica, l’economia di un Paese deve essere fondata su un solido sistema giuridico, sulla regolamentazione efficiente e sulla trasparenza dell’attività imprenditoriale”, dice il documento.
    I leaders del G-8 sono convinti che una crescita economica sicura richiede pure delle condizioni di armonia sociale, nonché il rispetto delle esigenze ambientali. Il documento contiene un’esortazione ai Governi affinche’ si faccia tutto il possibile per provvedere alla trasparenza finanziaria dell’attività imprenditoriale, favorendo il controllo dei mercati. Il documento rileva anche la necessità di lottare contro la corruzione, “uno degli ostacoli di principio sulla via dello sviluppo economico e sociale”.
    Inoltre, il G-8 invita a lottare contro la “cattiva gestione delle entrate e delle uscite publiche”. Solo con gli sforzi riuniti di tutti i governi, gli istituti internazionali, il settore privato e la società civile è possibile ottenere dei progressi notevoli e sicuri in queste sfere”, afferma il documento. Alla dichiarazione, per questo, è allegato un programma operativo, approvato dal G-8, il quale sottolinea il ruolo della WTO nello sviluppo del sistema commerciale internazionale, i principi che permettono di tener conto degli interessi economici internazionali ed interni degli Stati nello sviluppo di relazioni economiche con l’estero.
    Per quanto riguarda la lotta al terrore internazionale, il vertice di Evian è stato segnato dal superamento di divergenze che esistevano prima tra gli USA, da una parte, e la Germania e la Francia, dall’altra. E’ stato proprio il Presidente della Francia Jacque Chiraque ad annunciare che la Francia, l’Unione europea e la Russia “sostengono incondizionatamente” la missione mediorientale del Presidente statunitense George Bush.
    Il tema “africano” si è manifestato nell’approvazione, da parte di leader degli Otto Paesi, del programma NEPAD (“La nuova cooperazione per l’Africa”). Il documento, pubblicato dal summit, sull’espletamento del “Programma operativo, inerente ai problemi dell’Africa, approvato dal G-8 nel 2002 a Kananaskis, nell’ambito dei contributi alla realizzazione del NEPAD, dice che tali contributi si sono espressi soprattutto nell’istituzione dell’Alleanza africana, datata luglio 2002. La comparsa di una nuova organizzazione continentale dimostra la decisione dei leader del continente di assumersi una responsabilità collettiva per il consolidamento della democrazia, per la salvaguardia dei diritti umani, per la pace e sicurezza, per la lotta alla povertà.
    Durante il vertice hanno avuto luogo anche gli incontri fra Vladimir Putin e Jacque Chirac, Gerhard Schroeder. I colloqui con il cancelliere tedesco sono stati dedicati prevalentemente all’ordine del giorno delle imminenti consultazioni russo-tedesche. Il Presidente della Russia e il Cancelliere della Germania sono stati d’accordo che queste consultazioni implicheranno principalmente una promozione della cooperazione scientifica ed industriale.
    I leader della Russia e della Germania hanno toccato anche l’argomento della cooperazione in rapido ampliamento nella sfera energetica, compreso il comparto del gas. E l’incontro tra Putin e Berlusconi è cominciato dai complimenti ed auguri che ha fatto il Presidente russo al suo collega italiano per il Giorno della Repubblica e per la vittoria del “Milan” nella finale della Champions’ League.

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