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Numero 9(73)
Europa-Russia:
una soluzione comene per Kaliningrad


    La Commissione europea ha intenzione di impegnarsi in modo attivo nella soluzione dei problemi economici e sociali della regione di Kaliningrad, ed è disposta ad introdurre in futuro un regime senza visti.
    La Commissione europea ha intenzione di impegnarsi in modo attivo nella soluzione dei problemi economici e sociali della regione di Kaliningrad, in seguito all’estensione dell’Unione Europea, ha comunicato Giovanni Cremonini, il primo Segretario e dirigente della missione della Commissione europea, alla presentazione del progetto Europeaid “Il supporto allo sviluppo della regione di Kaliningrad”. Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche gli esperti dei ministeri russi e Vladimir Egorov, il governatore della regione. Queste iniziative, nel loro insieme, aiuteranno sia la Russia, sia l’UE a preparare un programma generale di sviluppo pluriennale della regione russa, ha rilevato Cremonini. “La realizzazione del progetto segnerà l’inizio di una nuova fase della partnership reciprocamente vantaggiosa tra la Russia e la Commissione Europea. In base all’esperienza del progetto Europeaid, nella regione di Kaliningrad saranno sviluppati modelli validi anche per le altre regioni russe”, ha affermato il Primo segretario. A detta di Giovanni Cremonini, il progetto diventerà “un buon catalizzatore dei nuovi rapporti tra la Russia, la regione di Kaliningrad e l’Europa”. Da parte loro, gl’ ideatori del progetto si basano “sull’ubicazione unica della regione, la quale, in seguito all’estensione dell’Unione europea, diventa indicatore e catalizzatore dei nuovi rapporti tra la Russia e l’Europa”, ha comunicato un portavoce dell’amministrazione regionale.
    Cremonini ha rilevato che l’Unione europea, da quando collabora con la Russia, ha stanziato per la regione di Kaliningrad, mediante i programmi TACIS, più di 40 milioni di euro. “I risultati di questi aiuti finanziari, indirizzati a diversi progetti importanti, lasciano sperare che anche i nuovi progetti, finanziati dalla Commissione europea, aiuteranno la particolare regione russa a sentirsi più a suo agio tra i suoi vicini, Paesi membri dell’UE”, ha detto Cremonini.
    A sua volta, il governatore della regione di Kaliningrad, Vladimir Egorov, ha ribadito che il progetto ha un’importanza primaria per la regione, visto che esso “opererà al cento per cento nell’interesse del suo sviluppo strategico sociale ed economico” (cioè, nell’ambito del progetto saranno effettuati degli studi economici e sociali, saranno date conclusioni degli esperti su diverse linee di sviluppo della regione, sarà aperto un centro di informazioni e consulenze). “Abbiamo già perso troppo tempo a risolvere questioni politiche come il regime dei visti e del transito attraverso la Lituania. Oggi ci mettiamo in concreto al lavoro, per contribuire alla soluzione dei problemi russi fondamentali: quelli economici”, ha aggiunto il governatore.
    La stessa realizzazione del progetto “Supporto allo sviluppo della regione di Kaliningrad” prevede un finanziamento in misura di 3 milioni di euro, e dovrebbe durare 3 anni.
    Sono già evidenti i primi risultati: secondo quanto comunica il dipartimento per le informazioni e per la stampa del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, a Mosca, il 19 giugno, si è svolto l’ultimo round dei colloqui russo-lituani, dedicato alle modalità di espletamento della Dichiarazione congiunta del vertice Russia-UE sul transito tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio russo. Nell’ambito delle trattative è stato firmato un accordo sulle modalità di rilascio di un documento di viaggio semplificato per ogni tipologia di transito terrestre attraverso la Lituania. Tale documento, rilasciato ai cittadini russi, sarà valido tre anni e costerà cinque euro (la delegazione russa è stata capeggiata da Serghei Razov, il vice ministro degli esteri, e la delegazione lituana è stata diretta da Darius Jurgeliavicius, anche lui il vice ministro degli esteri). Le parti hanno convenuto di continuare una cooperazione costruttiva sulle “questioni tecniche del funzionamento di questo schema nell’ambito dei meccanismi di interazione venutisi a creare”, ha riferito un portavoce del Ministero degli Esteri della Russia. Il portavoce del Ministero ha aggiunto che le parti avevano riconosciuto completamente pronta “la base legale per l’introduzione del transito di passeggeri semplificato da e verso la regione di Kaliningrad”. Su incarico dei Governi dei due Paesi è stato firmato “un accordo intergovernativo sulle modalità di rilascio di un documento di viaggio semplificato per ferrovia”.
    E’ stata ottenuta anche la conferma della Russia e dell’UE sulla disponibilità di entrambe ad introdurre in futuro un regime senza visti (ne parla il documento congiunto, approvato dai partecipanti al vertice, nel capiotolo “L’Europa unita per tutti gli europei”). “La Russia e l’Unione europea hanno convenuto, come prospettiva a lungo termine, in considerazione di tutta la difficoltà della questione, di esaminare le condizioni dell’introduzione di un regime senza visti”, ha detto Vladimir Putin. Il Presidente della Russia aveva mostrato una riconoscenza particolare ai partecipanti al summit per questo capitolo del documento. “Non ha avuto un percorso facile il concordamento di queste questioni”, ha rilevato Vladimir Putin. Cionostante, ha aggiunto, lo scopo manifestatato in questo capitolo, quello di introdurre, in prospettiva a lungo termine, un regime senza visti, è chiaro. Secondo quanto ribadisce il documento, la Russia e l’UE si sono messe d’accordo di esaminare le condizioni per introdurre il regime senza visti.

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