Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Dove siamo
 
Numero 15(79)
Recensione
Petr Barenboim.
“Tre mila anni del sistema della ripartizione
dei poteri. Il processo di Sewter”.


    Mosca, ROSSPEN, 2003

    Il libro del noto avvocato Petr Barenboim è dedicato alle fasi storiche dell’ evoluzione del concetto della “ripartizione dei rami del potere”, poco conosciute o sconosciute in Russia. Il saggio è imperniato sull’idea che solo una magistratura indipendente e forte è in grado di garantire tale ripartizione. Il libro continua ed integra la monografia dello stesso Barenboim “La prima Costituzione del mondo: radici bibliche del magistrato indipendente”, pubblicato nel 1997. Proprio agli eventi descritti nei libri del Vecchio Testamento è dedicata la prima parte del nuovo libro. L’autore, basandosi su numerosi esempi lampanti, dimostra la presenza dell’istituto del tribunal indipendente nell’antico Israele, creata ai tempi dell’Esodo, e capace in certi casi di contrastare anche il potere dei re. In base a diverse fonti, P. Barenboim ricostruisce il primo programma di attività della magistratura indipendente e della ripartizione dei poteri, compilato dal profeta e giudice Samuele.
    Il secondo episodio esaminato nel libro è il concetto della ripartizione dei poteri nella Firenze medioevale. Analizzando accuratamente la situazione Barenboim giunge alla conclusione che proprio in questa città che vanta antiche tradizioni politiche nel Quattrocento i Medici hanno cercato di realizzare i princìpi descritti nella “Repubblica” di Platone. Contemporaneamente l’avvocato smitizza diverse leggende sinistre, accumulatesi sia attorno ai primi Medici, sia attorno a Niccolo’ Macchiavelli, uno dei fiorentini più eminenti. Dimostra per esempio che il famoso “Principe”, ritenuto un’apologia di una politica cinica, non poteva essere diverso, dato che fu destinato a Cesare Borgia, il quale, come sperava Machiavelli, poteva riunire l’Italia, facendone uno Stato unitario.
    Una parte notevole del libro è dedicata alla storia della ripartizione dei poteri in un Paese che è riuscito a mettere in pratica i princìpi della magistratura indipendente: negli Stati Uniti. Si analizza dettagliatamente quali sono stati rapporti e competenze dei Presidenti e del Congresso. E’ ribadito che, dopo un lungo periodo di equilibrio, a partire dalla presidenza di Theodore Roosevelt, il potere esecutivo si è messo ad appropriarsi di competenze sempre maggiori. Il suo successivo brusco rafforzamento avviene nei tempi di F.D. Roosevelt. Secondo Barenboim, le competenze del Presidente, come il desiderio di estenderle ancora di più, avrebbero raggiunto il colmo durante la “presidenza imperiale” di Richard Nixon. Ma i piani del “Presidente imperiale” sono crollati quando la Corte Suprema, indignata del suo disprezzo verso il terzo potere, si è schierata all’unanimità contro di lui e con questo ha costretto Nixon alle dimisssioni anticipate. L’ultimo capitolo del libro “Il processo di Sewter” è dedicata all’attività del giudice della Corte Suprema degli USA, che non ha avuto paura di schierarsi contro George Bush junior nel caso famoso del riconteggio dei voti, nonostante che fosse stato nominato giudice della Corte Suprema da Bush padre.
    Il libro, scritto in maniera forte e viva, può essere interessante sia per gli storici, sia per tutti gli uomini che vorrebbero essere informati sul problema della ripartizione dei poteri.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "CULTURA"
“Non/fiction” a Mosca ¦  Un’occasione per ricordare ¦  CARTELLONE
Rambler's Top100    Rambler's Top100