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Numero 15(79)
Vladimir Putin incontra Silvio Berlusconi, Carlo Azeglio Ciampi, Romano Prodi, Xavier Solana e Papa Carol Wojtila
Putin in Italia
In visita a Roma fra amici veri, presunti tali e qualche nemico


    Per gli Italiani la Russia è un paese comunista, o quantomeno ex-comunista, e Berlusconi un Presidente del Consiglio di centro-destra così come Prodi lo era stato di centro-sinistra. La logica vuole, o quantomeno avrebbe voluto, che Berlusconi fosse stato ‘il nemico’ e Prodi ‘l’amico’. Da tempo, però, la logica non appartiene più alla politica italiana: Slvio Berlusconi infatti, nel corso di una conferenza stampa congiunta ha difeso la politica Russa in Cecenia al punto poi di scherzare con Putin dicendogli “non hai mai avuto un avvocato così! Poi ti mando la parcella...in euro…”, al che il Presidente Russo gli ha risposto che “ne vale la pena, perché per la prima volt la Russia ha avuto un avvocato serio!”. Prodi invece, per quanto lo riguarda, si è premurato di dire che il leader di Forza Italia parlava a titolo personale e non certo della UE di cui è Presidente di turno. La visita di Vladimir Putin era cominciata sulla falsariga di quella avvenuta in estate quanto il Presidente Russo aveva fatto tappa in Sardegna ospitato in una delle abitazioni private di Silvio Berlusconi, tant’è che al suo arrivo la prima tappa è stata una cena a quattro fra i due presidenti e le rispettive mogli Veronica e Ludmilla.
    Cordiale anche l’incontro con il Santo Padre, durato più di quanto previsto dal cerimoniale e nel corso del quale Carlo Wojtila e Putin hanno entrambi baciato l’icona di Kazan che il Santo Padre avrebbe voluto donare al popolo russo tre mesi fa quando invece a causa dei contrasti con il Patriarcato di Mosca si dovette annullare il viaggio papale nella Repubblica di Tatarstan. Un viaggio in Russia che ancora non è pensabile proprio per il permanere dei contrasti tra la Santa Sede e il Patriarca Alessio II, tant’è che a Putin non è stato possibile formulare alcun invito (come invece aveva fatto Boris Eltsin, ndr) a Papa Giovanni Paolo II che comunque lo ha ringraziato per l’azione di avvicinamento fra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica. UN incontro dunque che apre nuove prospettive alla pacificazione non solo politica, ma anche religiosa del mondo, e suggellato da uno scambio di regali significativi: il Papa ha donato a Putin un’icona di Cristo bambino, mentre il Presidente Russo ha ricambiato con un quadro della ricostruita chiesa del Cristo Salvatore di Mosca.
    E se sul piano religioso ci sono solo aperture di prospettiva che potrebbero coronarsi oppure no in un effettivo e definitivo disgelo fra Vaticano e Mosca (sul tappeto rimangono da una parte la questione dei sacerdoti espulsi tra l’aprile del 2002 e quest’anno, dall’altra le accuse di proselitismo nei confronti dei preti cattolici), su quello strettamente politico i rislutati sono stati immediati e concreti, a cominciare da un contributo italiano di 720 milioni di euro per lo smantellamento dei missili nucleari cui dovrebbe corrispondere una decisa apertura della Russia alle aziende italiane, a cominciare dalla Siberia, indicata dallo stesso Putin come luogo ideale per nuovi insediamenti produttivi.
    E se queste erano rose, come lo era stata la visita di Putin e del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi alla ‘Madonna Pitta’ di Leonardo da Vinci temporaneamente in mostra al Quirinale ove è giunta in prestito dal Museo dell’Ermitage di san Pietroburgo, quadro che Putin andava ad ammirare come ha ricordato lui stesso “sin da ragazzo”, le spine sono arrivate invece dalla questione cecena e dal caso Yukos con l’arresto del suo Presidente Mikhail Khodorokovskij alla vigilia dell’allargamento che porterà a fare parte dell’UE otto paesi dell’ex blocco sovietico.
    Sulla prima questione è stato chiaro Berlusconi, che ha difeso l’amico Putin e quanto sta facendo Mosca per pacificare la repubblica caucasica, mentre sul secondo argomento è stato soprattutto Putin a voler spiegare pubblicamente quanto accaduto e il perché di questa bufera politico-giudiziaria. “Lo stato -ha detto Putin- non dovrebbe mai intervenire nelle società e bloccarne le attività perché i risultati economici sarebbero molto negativi, e perché questo intervento non avrebbe nessuna motivazione giuridica, ma -ha aggiunto- c’è una logica nel comportamento della Procura”. Spiegazioni che però non sono piaciute, o quantomeno non sono bastate, alla UE di cui Berlusconi è Presidente di turno, tanto che Reijo Kemppinen, Portavoce di Romano Prodi, che invece è Presidente della Commissione, ha dichiarato che la Commissione “non condivide il punto di vista del premier Berlusconi né sull’affare Yukos né sulla situazione presente o passata in Cecenia, tanto che Bruxelles continua ad avere con le autorità russe gli stessi problemi riscontrati in passato. La Commissione UE continuerà in futuro a sollevare l’importante questione dei diritti umani”, mentre Prodi stesso ha aggiunto che “l’Unione Europea non ha certo cambiato atteggiamento dopo il vertice con Putin”.
    Intanto la macchina produttiva italiana passa all’incasso, ed in questo senso dovrebbero essere determinanti gli accordi di cooperazione firmati durante il vertice romano. Putin vorrebbe accelerare il processo verso uno spazio economico comune dall’Atlantico a Vladivostock, e intanto incontrando gli imprenditori italiani ha prospettato loro le potenzialità del mercato russo confermado la disponibilità a pagare in euro le forniture di gas e petrolio, anche se saranno ancora necessarie, per poterlo fare, alcune riforme tecniche.
    Sul piatto, poi rimane l’ingresso della Russia nel WTO, l’organizzazione mondiale del commercio; ingresso per il quale Berlusconi, assumendo la Presidenza della UE, aveva assicurato il suo impegno per velocizzarne i tempi, tanto che ora è previsto entro l’anno venturo. Le resistenze non mancheranno, non tutti i partner europei si fidano ancora della Russia, della sua politica e della sua economia. Ora bisognerà vedere se chi invece si batte per l’integrazione est-ovest, come Putin e Berlusconi o il turco Erdogan, riuscirà a rimanere in sella alla guida dei vari paesi superando spinte destabilizzanti che qui come lì arrivano ora da avversari politici, ora da alleati turbolenti, ora da questioni economiche, ora da vicende giudiziarie.


I commenti
Putin:
    “Berlusconi è un partner affidabile, prima di lui l’Italia in Russia era conosciuta solo per ‘la Piovra’, adesso invece è un paese con cui bisognerà fare i conti”, “la collaborazione fra Russia e Italia avrà peso mondiale, e Berlusconi è una persona molto concreta che sa quello che vuole”
    “Molti paesi, a differenza dell’Italia, mettono Mosca sotto accusa per la lotta rmata contro i separatisti islamici in Cecenia, e con quei paesi non c’è rapporto di partnership”
    “Nel corso dei nostri colloqui europei Berlusconi è stato una delle persone che ci hanno fatto le domande più scomode sulla Cecenia, e avuto dubbi sulla nostra politica. Ci sono stati grandi cambiamenti, abbiamo subito attentati, ma abbiamo svolto il referendum ed abbiamo eletto il Presidente, stiamo facendo trattati che daranno sempre più autonomia alla Cecenia e ci sono parlamentari locali che vogliono candidarsi alla Duma. Il rispetto dei diritti dell’uomo va affrontato con criteri internazionali; nel mondo ci sono tanti casi da considerare, non aggrappiamoci ad una sola regione. Ce ne stiamo occupando senza declinare le nostre responsabilità.”
    “Il caso Yukos è un caso come altri in Europa e nel mondo (i giornalisti lo avevano paragonato a Elf ed Enron, ndr). Ci sono persone che hanno guadagnato miliardi di dollari come nemmeno in Occidente è possibile, e hanno speso milioni di dollari per salvaguardare in ogni modo i loro interessi”
    “Io voglio portare ordine nel paese combattendo la corruzione perché è un problema che esiste. Possono anche esserci ancora leggi troppo complesse e a volte contraddittorie, ma le leggi vanno comunque rispettate. Negli anni 99/2000 Se occorre correggere qualcosa deve essere fatto pubblicamente, e tutti devono sapere. Il Popolo Russo deve sapere. Non è stato arrestato solo Khodorokovskij, ma anche un ex Ministro del Governo Federale. Noi porteremo ordine nel paese in maniera coerente e rigida”

Berlusconi:
    “Vladimir ha davvero una grande umanità, saggezza, capacità di vedere nel futuro. Per il popolo russo è una grande fortuna aver trovato in lui una guida sicura verso il benessere e una democrazia compiuta”, “sono legato a lui da un’amicizia profonda ed autentica”
    “Il Presidente Russo ha chiarissimo il concetto di divisione dei poteri, in Italia mi batto da sempre contro l’uso politico della magistratura”
    “L’Italia mira a diventare il primo partner commerciale della Russia”
    “Guardiamo a medio termine alla possibilità di abolire i visti per i russi che vogliono entrare in paesi dell’UE”
    “In Cecenia ci sono state libere elezioni e l’80% dei votanti ha scelto di appartenere alla Federazione Russa. Se l’Europa aveva dei dubbi sulla regolarità delle elezioni avremmo potuto inviare degli osservatori, nessuno ce lo avrebbe impedito. Non lo abbiamo fatto quindi non vedo cosa ci sia da dire”, “secondo i nostri servizi c’è stata un’attività terroristica con molti attentati anche contro cittadini russi e senza una risposta corrispondente da parte della Federazione Russa.”
    “La verità è che ci sono delle realtà che, in Italia come all’estero, vengono spesso distorte dalla stampa. Per quanto riguarda la Cecenia ed il caso Yukos è la stessa cosa. So di certo, perché informato con fonti italiane che conoscono bene la realtà russa, che le due questioni sono distorte dai giornali”.
    “Auguro a Putin di continuare nella sua opera affinché un domani la Federazione Russa possa congiungere il suo futuro con l’Unione Europea ed il mondo occidentale.”

Prodi:
    “Se la Russia vuole essere sempre più un’area economica integrata con l’Unione Europea dobbiamo conoscerne tutte le regole.”
    “Ci sono casi di immoralità economica che hanno portato a cambiamenti per difendere i diritti dei risparmiatori e degli azionisti”
    “Mi auguro che Berlusconi sia informato sulla situazione russa meglio di quanto non lo è su quella italiana…”

Ciampi:
    “La Russia non freni i processi di liberalizzazione, rispetti i valori della libertà, della democrazia e del diritto; e se vuole dimostrare la sua vicinanza all’UE cominci a scegliere più frequentemente l’euro per le proprie transazioni internazionali”.

Solana:
    “La corruzione è presente in molti paesi e va perseguita; conta lo stato di diritto e va applicato a tutti. L’evasione fiscale e la corruzione sono fenomeni che vanno processati in maniera equa”

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