Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Riferimenti
 
Numero 3(48)
Trionfatori

    “Triumf” (Trionfo), il festival culturale della Russia, è stato inaugurato il 21 gennaio con l’esibizione dell’Orchestra Filarmonica d’Israele, diretta da Zubin Metha.
    Il famoso direttore, un tempo a capo delle Filarmoniche di Monreale e di Los Angeles, e che aveva diretto le orchestre filarmoniche di Vienna e di Berlino, ha portato a Mosca un gruppo di musicisti delle quali è dirigente a vita fin dal 1981. La maggior parte dei musicisti dell’orchestra, una delle migliori al mondo, vengono dalla Russia.
    Non è stato l’unico evento importante del festival. Il suo programma è durato un mese intero. Il premio degli imprenditori russi “Triumf” esiste ormai da dieci anni, ma il festival d’anniversario ha deciso, evidentemente, di superare quelli precedenti in splendore e numero di grandi nomi. L’altissimo livello degli artisti, sancito dall’orchestra di Zubin Metha, è stato ribadito il 5 febbraio, quando nella sala da concerti “Rossija” si è svolto “Il trionfo del jazz”, una rappresentazione grandiosa, organizzata da Igor Butman. Oltre alla big-band dello stesso Butman, vi ha partecipato il gruppo di uno dei batteristi jazz migliori al mondo, Elvin Jones Jazz Machine, nonché Billy Cobem, un altro batterista famoso che viene spesso in Russia, il sassofonista Joe Lovano, il vibrafonista Gary Barton e molti altri. Il 6 febbraio il concerto si è ripetuto al “Le Club”.
    In qualche modo, a questo gruppo di artisti gli organizzatori del Festival sono stati aggregati anche gli Offspring che hanno fatto un concerto nel palazzetto dello sport “Luzhniki”, il 6 febbraio. In ogni caso, gli organizzatori del festival sono riusciti a far piacere al pubblico più svariato, e il tutto esaurito è stato garantito per tutti i concerti delle star invitate.
    Anche gli altri tipi d’arte non sono stati dimenticati. Da un Paese assai più vicino sono arrivate a Mosca tre antiche icone. Sono raffigurazioni encaustiche (fatte con i colori a cera) del VII secolo, rinvenute sul Sinai, e vengono dal Museo di Belle Arti Bogdan e Varvara Hanenko di Kiev. In Russia opere del genere non ce ne sono, se non si contano i ritratti faiumici fatti con la stessa tecnica, ma sono ancora più antichi e si riferiscono alla tradizione della tarda antichità della pittura romana. Le rarità del cristianesimo primordiale sono esposte dal 25 gennaio nel Museo di belle art Puskin, dove rimarranno fino a marzo.
    Ma il momento di maggior pathos del premio è sempre quello dell’appoggio dato ai “rappresentanti di qualsiasi tipo d’arte, che abbiano dato un contributo eminente alla cultura nazionale”. Nell’ambito del festival, pertanto, è stato programmato un concerto dedicato a tre compositori, ex vincitori del premio, Aarvo Piart, Ghia Canceli e Alfred Snitke. E i nuovi vincitori del “Triumf” sono il regista cinematografico Gheorghi Danelia, l’attore Evghenij Mironov, la scrittrice Tatiana Tolstaia, il regista teatrale Petr Fomenko, e l’attrice Alissa Freindlich. Il programma del festival ha compreso anche alcuni spettacoli di Petr Fomenko, la prima dello spettacolo “Giocatori” di Oleg Menscikov ed altre iniziative.
    A parte tutto il resto, il “Triumf” è anche il premio russo più “costoso”: il fatto che all’integrazione del fondo premi partecipino personaggi come Boris Berezovskij, permette agli organizzatori di consegnare ai vincitori 50 mila dollari a testa. Quest’anno sono stati istituiti anche premi per i giovani, e dall’anno prossimo forse verranno aggiudicati anche premi per le migliori realizzazioni scientifiche.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "CULTURA"
Opere liriche italiane sui palcoscenici russi ¦  La prima al “Lenkom” ¦  MOSTRE
Rambler's Top100