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Numero 3(48)
Aziende di telecomunicazioni: un grande potenziale di crescita

    Una fusione definitiva di aziende di telecomunicazioni in una rete di gruppi, prevista per l’anno corrente, può aumentare notevolmente l’attrattiva di questo settore per gli investitori.
    In parte, questo interesse si è già delineato. A gennaio, i prezzi di tutte le aziende di telecomunicazioni più importanti sono aumentati del 20%-59%. A ritmi particolarmente rapidi crescevano i titoli della “Centro Telecom” e della “Ural Telecom”, il che è motivato sia dalla situazione geografica (Centro Telecom), sia dalla qualità della gestione finanziaria (Ural Telecom). Nel contempo, rimangono alcuni altri titoli che a gennaio non sono cresciuti così fortemente, e che quindi hanno come prima un certo potenziale ci crescita. Su questo piano, sono preferibili le azioni della “Sibir Telecom” e della “Telecom del Sud”, che hanno una notevole riserva della crescita potenziale.
    Nel contempo, è evidente che per ora la crescita delle quotazioni è dovuta al fatto che il settore continua ad essere notevolmente sottovalutato. E’ probabile che gli investitori abbiano finalmente prestato attenzione al fatto che nel corso del 2001 le azioni delle aziende regionali di telecomunicazioni rimanevano poco costose. Così, mentre l’indice della dinamica delle azioni delle aziende regionali si è ridotto nel 2001 del 15%, l’indice RTS è cresciuto dell’81%.
    Ciononostante, va rilevato che la crescita delle quotazioni di gennaio non è stata accompagnata da cambiamenti di indici economici delle aziende, né da un’accelerazione del ritmo della ristrutturazione del settore. Dal punto di vista del miglioramento della situazione fondamentale nel settore, bisogna realizzare una serie di provvedimenti, tra i quali ci sono l’approvazione della nuova Legge sulle Comunicazioni, l’introduzione di una nuova struttura di tariffe e l’approvazione della legislazione relativa all’accesso dei non residenti alle azioni delle aziende di telecomunicazioni. I progressi in questo campo sono poco notevoli. La legge sulle comunicazioni doveva entrare in vigore nell’anno scorso. Il progetto della Legge federale “Sull’introduzione di modifiche e supplementi nella Legge federale della FR “Sulle comunicazioni” è stato approvato dal Ministero delle comunicazioni in agosto del 2001 e doveva essere convalidato dal governo nel terzo trimestre del 2001 e approvato definitivamente dalla Duma nel quarto trimestre del 2001, ma tuttora ciò non si è avverato. In ottobre del 2001, il governo ha approvato un decreto
    relativo alla regolamentazione delle tariffe. In conformità a questo documento, nel 2001-2002 le tariffe locali devono superare il livello delle spese di esercizio ed includere l’utile normativo, cioè l’elemento degli investimenti; ma dopo l’aumento del 25% delle tariffe in gennaio 2002, non c’è da attendere un loro ulteriore notevole aumento in quest’anno. L’intenzione dello Stato di limitare la partecipazione straniera alle aziende russe di telecomunicazioni, della quale ha parlato recentemente il vice ministro per lo sviluppo economico e per il commercio, Maksim Medvedev, potrebbe anche limitare le possibilità di aziende panregionali, riguardo al procacciare investitori strategici (almeno fino a quando non saranno stati determinati i termini di tale partecipazione).
    Per quanto riguarda la prospettiva a lungo termine, a patto che nei documenti normativi siano apportate necessarie modifiche, le azioni delle aziende regionali russe di telecomunicazioni avranno un grande potenziale di crescita. Appare che in futuro, nella scelta tra le azioni dell’una o l’altra società regionale di telecomunicazioni, gli investitori dovranno essere attenti soprattutto alla presenza di possibilità di procacciare gli investimenti strategici o il finanziamento. Se un’azienda non ha tale possibilità o l’avrà fra molto tempo, il suo sviluppo potrebbe essere notevolmente ostacolato. In questo modo, è più probabile che vedano una rapida crescita di quotazioni le società pi aperte agli investitori, che s’impegnino nella soluzione dei problemi della gestione di qualità, che dispongano di una sufficiente liquidità e che siano capaci di proporre i servizi di telecomunicazione più aggiornati e più cari.

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