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Numero 10(90)
Il Ministero per lo sviluppo economico
segnala la fine della crisi bancaria


    La crisi bancaria in Russia è finita, mentre il deflusso dei depositi della popolazione dalle banche, verificatosi nei mesi estivi, è stato completamente compensato. Secondo quanto comunica l’agenzia “Novosti”, questa notizia è stata data durante la conferenza stampa tenuta da Andrei Klepac, direttore delle previsioni macroeconomiche del Ministero per lo sviluppo economico e il commercio della Federazione Russa. Il funzionario ha rilevato che gli effetti della crisi di fiducia nel settore bancario sarebbero risultati meno pesanti e meno duraturi di quanto si potesse prevedere, dato che tale crisi non sarebbe stata sistematica. La bancarotta di alcune banche nel corso della crisi è stata definita da Klepac “una misura sanificante”.
    Il Ministero per lo sviluppo economico rileva anche l’aumento più rapido dei redditi della popolazione registrato a settembre, avvenuto nonostante il rallentamento della crescita industriale. A detta di Andrei Klepac l’aumento dei redditi reali a disposizione della popolazione sarebbe stato, a settembre, del 13 percento, mentre a gennaio-settembre questo valore e’ stato del 9,8%. Inoltre gli stipendi in settembre sono aumentati dell’11,8%, mentre i redditi della popolazione a settembre, rispetto ad agosto, con adattamenti stagionali e di calendario, sono cresciuti dell’ 1 percento. “E’ un valore più alto della crescita economica in totale”, ha sottolineato Klepac.
    Intanto, secondo le previsioni del Ministero per lo sviluppo economico, l’inflazione nel 2004 dovrebbe superare il valore programmato del 10 percento e potrebbe arrivare al 10,5-10,8 percento. Secondo Klepac, l’aumento dei prezzi in ottobre sarebbe dello 0,7 - 0,8 percento, il che vorrebbe dire che l’inflazione di 10 mesi dell’anno corrente avrebbe totalizzato l’8,8 percento. Tra i fattori negativi il rappresentante del Ministero ha rilevato il rallentamento dei tassi di crescita industriale. “La previsione del 7,1 percento per la produzione industriale non sarà realizzata. Questo valore alla fine dell’anno arriverà al 6,5-6,7 percento. E’ peggio di quanto aspettassimo”, ha detto Klepac. Ciò peraltro non significa, secondo Klepac, che l’economia starebbe per entrare in una fase di stagnazione: prevede una continuazione della crescita della produzione industriale nel quarto trimestre dell’anno corrente e nel primo trimestre del 2005.
    Di conseguenza, il Ministero per lo sviluppo economico non ha intenzione di rivedere il valore della crescita del PIL, il quale, secondo le previsioni, doveva essere nel 2004 del 6,9%. Secondo le stime preliminari, il PIL è cresciuto a settembre del 4,3%, e a gennaio-settembre, del 6,9%. Ma i tassi di crescita economica sono calati, nel III trimestre, rispetto al II trimestre, di due volte.

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