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Numero 11(91)
L’ansia e l’incertezza economica inducono
alla parsimonia, specialmente olandesi e italiani


    In questi giorni in tutte le città dell’Europa Occidentale è già iniziato il periodo dei grandi acquisti prenatalizi. L’andamento delle vendite è strettamente legato alla disponibilità economica, ma soprattutto psicologica dei consumatori, ovvero dalle loro prospettive e dai loro progetti di business.
    Da specificare è che per i commercianti il periodo prenatalizio riveste una grande importanza all’interno della loro attività. Specialmente nei paesi sviluppati, l’economia dei quali si basa sui principi dell’esigenza individuale. In tal senso i dati parlano chiaro: ai produttori di elettrodomestici per esempio le settimane prima delle feste Natalizie garantiscono un terzo del giro d’affari annuo.
    E come stiano andando le cose ai commercianti si può dedurre da numerose indagini sociologiche. Per esempio, gli esperti di una società di audit svizzera, la Deloitte, hanno condotto un sondaggio via Internet, raccogliendo l’opinione di 3800 europei di sette diversi paesi dell’Unione Europea – Francia, Germania, Italia, Belgio, Irlanda, Olanda e Gran Bretagna -, riferisce la “Deutsche Welle”.

La stabilità, presupposto al consumo
    È risultato, come l’andamento del commercio prenatalizio dipenda sensibilmente dal tipo di aspettative economiche a breve termine degli europei. In tal senso, meno di un terzo degli intervistati ritiene il proprio posto di lavoro sicuro. In Italia tale indice raggiunge il 25%. Invece un clima ottimistico regna in Irlanda, dove più della metà degli intervistati sostiene di non sentire grande preoccupazione per il futuro. Grande ottimismo anche in Gran Bretagna.
    Un ruolo determinante gioca nella stima del futuro economico dei singoli intervistati il rincaro del costo della vita e la riduzione del budget familiare, in particolare per l’aumento del prezzo della benzina. Altro indice particolarmente rilevante è il numero di figli a carico.

I più economi: gli italiani e gli olandesi
    Quasi un terzo degli irlandesi intervistati ha intenzione per questo Natale di spendere più dell’anno scorso. È questa la tendenza anche per il 7% degli inglesi e dei belga. In Germania il 16,5% degli intervistati progetta, al contrario, per Natale di ridurre le proprie abituali spese. Tra i maggiori risparmiatori anche gli italiani e gli olandesi.
    Il pessimismo dei tedeschi è confermato anche dai risultati del sondaggio condotto in Germania per conto dell’agenzia di informazioni DPA. Particolarmente parsimoniosi sono risultate le donne e le persone di mezz’età.

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