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Numero 4(95)
AMO LA RUSSIA E IL SUO POPOLO
Intervista rilasciata dalla signora Antonella Rebuzzi,
Presidente della sezione russa dell'associazione italiana "Azzurri nel Mondo"



    - Sig.ra Antonella, e quasi un dato di fatto che per chi viene dall'Europa e dall'America non e facile vivere e lavorare in Russia. Lei invece si trova qui ormai da 14 anni e svolge un'attivita notevole. Si trova bene qui da noi?
    - Devo dire subito che il mio arrivo in Russia, avvenuto 14 anni fa, e sfociato nell'avventura piu importante della mia vita. Pensavo di rimanere nel vostro bellissimo Paese per 2 o 3 mesi. Ma sono passati ormai 14 anni, ed io sono sempre qui. Senza dubbio, tutte le cose che ho vissuto e vivo in Russia mi hanno dato grandi soddisfazioni, e sono diventate per me una ricompensa molto importante.
    - E a che cosa era dovuto il suo primo viaggio in Russia?
    - Oh, a un puro caso. Un imprenditore italiano si preparava ad aprire a Mosca il proprio ristorante e mi aveva invitata a dargli una mano e a partecipare all'inaugurazione del locale.
    Avevo subito notato una cosa strana nel vostro Paese (va ricordato che si tratta di un'esperienza vissuta 14 anni fa, nel 1991): nella capitale ovunque prevalevano dei toni grigi o incolori, il buio, e la gente che incontravo continuamente per strada aveva volti tristi e malinconici. Dopo, piano piano, quando ho cominciato a lavorare in proprio, e piu tardi anche ad espandere la mia attivita fino ad aprire il primo grosso supermercato nella vostra capitale, ho cominciato a stimarvi e ad amarvi di piu, voi russi, la vostra terra, il vostro popolo eccezionale, il quale, a proposito, e molto vicino, per le sue tradizioni culturali, a quello italiano.
    - E quali sono, secondo Lei, Antonella, le caratteristiche piu spiccate dei russi?
    - Oggi la situazione nel Paese e indubbiamente migliorata tanto rispetto a cio che avevo visto 14 anni fa. I primi anni mi dava fastidio, ad esempio, la differenza tra le nostre mentalita. Non va dimenticato che il comunismo in Russia e durato molti anni, e che il Paese ancora ne sta uscendo. Il popolo seguiva quella strada, e aveva, in certi periodi, un atteggiamento abbastanza positivo nei confronti di quel sistema politico. Io invece ero venuta da un Paese in cui esisteva ed esiste tuttora una consolidata democrazia.
    Con una certa umilta cercavo di valutarvi e di sentirmi ospite nel vostro Paese. E penso che tale atteggiamento avesse una grande importanza, perche tutti i russi con i quali ho trattato mostravano profondo rispetto nei miei confronti. Capivano che mia la presenza era mirata ad aiutarli e a migliorare tutto intorno a noi, e non ad ostacolarli in qualche maniera. E poi, 14 anni fa, se si ricorda, il tenore di vita era assai diverso da quello di oggi.
    - Antonella, che pensa degli uomini russi in genere, ammettendo per un attimo che sia possibile generalizzare in proposito?
    - La mia esperienza di rapporti con gli uomini russi concerne soprattutto i contatti di lavoro. Di solito li incontro nei miei ristoranti. E tali contatti di lavoro non hanno niente a che fare con i rapporti tra un uomo e una donna, che magari s'incontrano in una piazza o prendono un caffe insieme. Probabilmente sapendo che sono proprietaria di alcuni ristoranti, tutti gli uomini sulle prime provano una specie di imbarazzo. E in tal caso non si tratta di nessun incontro "galante". Prima in loro nasce un rispetto nei miei confronti, e dopo anche un interesse. C'e una cosa molto bella che mi piace degli uomini russi, e della quale non sono capaci gli uomini italiani.
    Nei miei locali ho creato un piccolo ambiente italiano, vi si respira l'Italia, la sua musica, lo stile di comportamento e il tipo di servizio, ecc. E ormai ho molti clienti russi che dopo esserci venuti a trovare escono ringraziandomi. E un po' piu tardi mi mandano il loro autista con un mazzo di fiori, per esprimere in tal modo la loro sincera riconoscenza. E tali gesti mi stupiscono davvero, mi stupisce la sensibilita degli uomini russi. Non capisco come mai le donne russe abbiano tanta voglia di sposare un italiano. Dal mio punto di vista, gli uomini russi sono educati e gentili, spesso hanno una certa ricercatezza. A Lei forse potrebbe sembrare strano, ma e proprio vero.
    - La sua e un'opinione molto originale, Antonella. Ma in Russia ci sono anche difficolta, problemi. Che cosa l'ha meravigliata o le e dispiaciuto del nostro Paese?
    - Penso che in qualsiasi angolo del mondo capitino periodi, momenti in cui bisogna superare certe difficolta. In Russia le abbiamo affrontate in particolare durante il passaggio repentino del vostro Stato dal comunismo a una specie di democrazia; parte di questo periodo di transizione e stato occupato dall'anarchia. Mi sono toccati contatti ed incontri poco piacevoli; purtroppo ho dovuto subire anche una rapina nel mio appartamento, nel quale si sono introdotti dei banditi veri e propri. Ma tali cose, ripeto, succedono in qualsiasi parte del globo. La poverta e la miseria, infatti, generano la criminalita e il banditismo. Il divari tra gli standard e i tenori di vita troppo diversi portano alcuni uomini alla disperazione, al delitto: banditi e criminali non si nasce, ma quasi sempre si diventa... Ho cercato di dimenticare tutti quei momenti tristi. Sono stata abbastanza ragionevole e saggia da prendere la ferma decisione di continuare il mio lavoro, il mio business in questo Paese. Andare avanti rispettando le leggi stabilite da questo Paese e dal suo popolo. E vero, non ho avuto successo in tutto, ho avuto anche problemi difficili e momenti duri. Ma grazie a quanto pare al buon senso e alla forza di volonta sono arrivata a conquistare la posizione che ho oggi, e ho meritato il rispetto della gente. Si, inizialmente qualcuno mi trattava in modo assai sgarbato, ma oggi sento solo il rispetto da parte delle persone che trovo vicino a me. E credo che abbiano inciso soprattutto il mio esempio personale, la mia decisione e forza, onesta e voglia di lavorare e lavorare. Tutto cio che ho piu o meno guadagnato qui, l'ho investito e lo investo in questo Paese. Se ora me ne andassi, non riuscirei a portare a termine quello che volevo realizzare in questo Paese, che amo moltissimo. Ho fatto molte cose in Russia, pago le tasse in Russia. Credo nella Russia, so che avra un futuro importante. L'Europa oggi vive una seria crisi. I popoli europei, grazie al fatto di essere uniti dalla Comunita, si avviano verso il progresso sociale. Ed e proprio bello. Ma dal punto di vista economico, la situazione e molto piu complicata, perche per ogni realizzazione sociale, per le soluzioni ai problemi e per i cambiamenti bisogna pagare. Ma tutti insieme riusciremo a superare le difficolta attuali.
    - Antonella, ci racconti per favore un episodio che illustri com'e cambiato il suo rapporto con i russi: coi colleghi imprenditori, con i clienti, o magari anche con i dipendenti...
    - Per me inizialmente la cosa piu difficile e stato spiegare ai miei dipendenti il nostro stile italiano di lavoro. Il fatto e che noi italiani, ed io in particolare, vogliamo che tutti possano apprezzare il nostro gusto, i sapori della gastronomia e cucina italiana. Anche la vostra cucina, a proposito, e molto ricca. Ma quanto e diversa dalla nostra! Tutto sommato, ho sempre cercato e cerco di offrire una vera cucina italiana, per farla apprezzare dai russi. Da quando le frontiere tra vari Paesi si sono maggiormente aperte, il numero di turisti che visitano l'Italia aumenta annualmente del 30%-40%. E quindi sono sempre di piu quelli che apprezzano la nostra cucina, i nostri aromi e il nostro vino.
    Devo sottolinearlo, e ringraziare subito i miei dipendenti, che sono tutti russi, di essere riusciti gradualmente a capire la mia mentalita. Per un lungo periodo ho fatto la parte dell'insegnante, a volte dura, a volte dolce; a volte mi capitava di essere una mamma. Oggi praticamente tutto il personale attuale e lo stesso che ha lavorato con me fin dall'inizio: solo pochi hanno lasciato la nostra societa. E cio, secondo me, significa che i miei impiegati hanno appreso le mie lezioni, che amano l'azienda in cui lavorano. Ripeto, non e stato facile. Ma ora sono fiera di aver avuto l'occasione di lavorare con tutte queste persone.
    - Antonella, La conosciamo come un'imprenditrice di successo, impegnata anche socialmente. Come vediamo, Lei e una donna affascinante, bella. Potremmo sapere qualcosa di piu sulla sua vita in Russia dal punto di vista di una donna? Forse, oltre agli amici ed ai partner d'affari, Lei ha incontrato qui anche qualcuno che Le ha fatto battere il cuore?
    - Come molte altre donne straniere venute in Russia, ho dovuto anche soffrire, vivere privazioni assai gravi. Dato che viviamo e svolgiamo un'attivita imprenditoriale, dedicandoci totalmente al nostro lavoro abbiamo poco tempo per noi stesse come donne.
    Ritengo che la fortuna con me sia stata generosa. Ricordo ancora una sera durante la quale, nel nostro ristorante-trattoria in via Profsojuznaja si festeggiava il compleanno di un scultore. A quella bellissima festa ho conosciuto un signore russo, Iossif Mikhailovich. Non tocca a me giudicare cosa sia successo, ma il suo cuore si e messo a battere piu forte appena mi ha vista ed e riuscito a guardare nei miei occhi. Da quel giorno, malgrado tra di noi ci fosse una grande differenza di eta, perche lui era assai piu vecchio di me, Iossif ha cominciato a corteggiarmi, cosi come non avrebbe potuto fare nessun italiano. E alla fine e riuscito a conquistare il mio cuore. Forse perche era un "leone", ed anch'io appunto sono del segno zodiacale del leone. Mi ha conquistata con il suo desiderio di avermi sempre vicino e di amarmi... Il nostro rapporto e durato cinque anni; per me sono stati i migliori anni di quelli che ho vissuto in Russia. Putroppo, un anno fa quest'uomo e venuto a mancare. Ma vive costantemente nel mio cuore. E diventato uno di quelli che rimpiango sempre... Era un uomo saggio, molto buono... E molto tenero...
    Si, c'erano tra noi anche discussioni, quando affrontavamo problemi difficili che qualche volta non ci permettevano di prender sonno fino a tarda notte. Mi diceva: "Tesoro, tutto andra bene, tutto sara bello". Ricordo sempre queste sue parole da quando lui non c'e piu. Pensi un po', anche adesso succede che di sera, tardi, io telefoni a casa sua, sperando di sentire la sua voce. Certamente non dovrei farlo, e a maggior ragione perche il mio cuore sente la sua voce... Penso di aver raggiunto la posizione che occupo adesso grazie a lui, perche il suo aiuto e stato considerevole e decisivo, soprattutto quando mi sono trovata di fronte a qualche scelta importante. Mi ricordo che, quando i dirigenti del partito di Forza Italia mi hanno proposto di entrare a far parte dell'associazione "Italiani nel mondo" in qualita di presidente della sezione della Federazione Russa, e stato proprio Iossif a farmi accettare quella proposta. Io per qualche motivo avevo dei timori, una certa paura a questo proposito. Impegnarsi in cose politiche non e facile, soprattutto se a farlo e una persona che svolge un'attivita imprenditoriale. Ma ho un esempio da imitare: il nostro Premier, Silvio Berlusconi, il quale, essendo un grande imprenditore, ha preso a cuore le sorti dell'Italia. Nonostante tutte le difficolta che inconta sul suo cammino, va avanti con decisione, cercando di realizzare cio che si e prefisso prima della conclusione del suo mandato...
    - Antonella, Lei vive in Russia ormai da 14 anni. Vedo che Lei capisce tutto, ma perche non parla in russo e si fa aiutare da un'interprete?
    (Antonella dice quanto segue in russo):
- In genere parlo anche il russo, ma forse oggi mi sento un po' in imbarazzo e penso che in questo momento sia meglio parlare con Lei in italiano, poiche ci sono certe sfumature che in lingua russa non riuscirei a trasmettere subito. Ed io vorrei che i lettori dell'Espresso capissero bene il senso di quello che voglio dire loro. Per me e la cosa piu importante. Ma durante la prossima intervista prometto di parlare con Lei solo in russo.
    - Grazie mille, signora Antonella.

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