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Numero 5(96)
La Cucina del single, ovvero,
quando lo scapolo si trasforma in cuoco...
Dritte, consigli, accorgimenti per ogni occasione


    Fino a pochi anni fa, un articolo come questo difficilmente avrebbe trovato spazio su un giornale, perché la cucina delle case italiane e non, era un luogo dedicato esclusivamente alle donne, e chi portava un paio di pantaloni doveva sempre entrare con l’aria di dovere chiedere scusa. Insomma il fortilizio della gastronomia era difeso da un esercito di gonnelle, ma molto tempo è passato da quegli anni, e poco a poco l’esercito delle Amazzoni ha lasciato cadere il mestolo, si è sfilato il grembiule, si è silenziosamente dileguato dalle cucine, e nessuna madre sussurra più alla figlia che il marito si prende per la gola. Intanto si sprecano i libri di gastronomia, e i giornali, con l’avvicinarsi del fine settimana pubblicano itinerari che consigliano trattorie e osterie dove ancora c’è chi sa fare bene da mangiare. E là approdano gli stessi mariti, umiliati da cibi sempre più scialbi. È a questo punto che lo scapolo innalza la bandiera della ribellione. Il suo motto è spesso molto semplice: “Scapolo si nasce, e si resta”, e per rimanerlo sino in fondo si trasforma in cuoco.
    Ecco quindi qualche consiglio per una cucina rapida e semplice da improvvisare, una cucina da conservare, buona per essere servita a tutte le ore, solo aprendo il frigorifero, e una cucina del tête à tête, per cene al lume di candela, prima o dopo le effusioni sentimentali.

Cucina rapida e semplice
    La cucina dello scapolo è, in nove casi su dieci, veloce, scattante, senza indugi, e questa massima deve sempre essere ricordata al momento di mettersi davanti ai fornelli. Sappiamo anche che coloro che approdano nella dimora di un celibe sono molto spesso pungolati da un appetito più che formidabile. E sappiamo anche che nulla è più difficile che badare ai fornelli mentre al di là della porta si odono voci impazienti. C’è una serie di piccole furberie per tenere calmo chi aspetta. Per esempio mettere in salotto o nella stanza tuttofare delle riviste tutte al “femminile”, o un paio di numeri del più recente settimanale di moda,- dipende dal sesso degli ospiti- . Non lasciate in giro l’album di famiglia, per evitare spiegazioni,e altri oggetti compromettenti. Se volete scendere sul terreno della raffinatezza, servite ai vostri ospiti, con parsimonia, qualcosa da bere. Pochi piatti si possono preparare tanto in fretta come la pasta, a parte il fatto che la spaghettata di mezzanotte può essere uno strumento di tentazione, e un invito del genere potrebbe essere il colpo di grazia a una virtù vacillante e priva da tempo di spaghetti. Torneremo più avanti su questo discorso, per ora ci limitiamo a qualche consiglio e a qualche ricetta per lo scapolo che è deciso a mettere nella dispensa la pasta. Il primo punto è procurarsi del prodotto buono, che deve essere di grano duro ……e cotta al dente. Per averla al dente occorre che cuoccia uniformemente, inoltre sono necessari alcuni accorgimenti. Prima di tutto l’acqua, quando si butta la pasta deve essere abbondante, per fare in modo che cuoccia senza ammassarsi; deve essere già bollente, e il fuoco deve essere vivo, affinché il bollore non si arresti; salata, per dare il giusto sapore. Il tempo di cottura varia: orientativamente dai sette ai dieci minuti, ma sull’involucro delle confezioni di solito viene riportato. La pasta deve poi essere scolata molto bene nel colapasta, in modo che non rimanga acqua. Quale sugo? Il più elementare è la salsa di pomodoro, e oggi se ne trovano di eccellenti in scatola… Si può personalizzare aggiungendo delle foglie di basilico, del peperoncino, dei pezzettini di mozzarella, olive tritate, insomma si può lasciare correre la fantasia. E il tutto condito con olio di oliva extra vergine, e attenzione che l’olio sia di ottima qualità… Infine, per non compromettere troppo la serata, strofinare sul padellino, prima di usarlo per scaldare il pomodoro con gli ingredienti che volete, uno spicchio d’aglio. Poi l’aglio si butta via, ma basta quella strofinata per dare alla salsa un aroma lievissimo di cui non si distingue la provenienza eccitante. In più qualche manciata di formaggio grattugiato, sempre quando il tegamino è sul fuoco, così si amalgama meglio e si distribuisce uniformemente. È ovvio che anche il formaggio, parmigiano o pecorino deve essere di ottima qualità… Alcuni esempi di piatti semplici, ma molto gradevoli e veloci: spaghetti aglio e olio; spaghetti con le acciughe, col tonno, con tonno e acciughe, “alla Norma” (con salsa di pomodoro e melanzane). Insalata “à la niçoise” (patate, fagiolini, pomodori e acciughe), frittata con i funghi, patate ripiene, branzino al cartoccio, pesce spada al forno con patate, pollo al Madera,Tartare, spiedini ucraini, bistecca alle cipolle, ai funghi, con salsa di capperi, e anche qui lasciate correre la vostra fantasia.

La cucina del tête à tête
    Lo scapolo che decide di diventare cuoco è chiaramente un grande altruista, altruismo che non deve mai essere cancellato neppure per ragioni urgenti. Lo scapolo che si affanna a preparare una cena per due, lui e lei soli, un tavolo con candele, e poi sarà quello che sarà, non si faccia assalire da un impulso incontrollato di tenerezza, da un raptus di carezze. Sia un sacerdote della buona cucina, e ciò che verrà più tardi sarà il giusto premio alle sue fatiche.Se cucinate pensando solo a lei, l’arrosto brucerà, gli spaghetti diventeranno colla, e il filetto duro come un sasso. La preparazione di una cena intima deve essere dunque un po’ distaccata, senza eccessivi impegni. Ciò non toglie che, anche per essa, sia necessario organizzarsi, e non farsi cogliere alla sprovvista. Volete sbalordire? E allora sbalordite con qualche pietanza pazza e sorprendente.
    Volete dimostrare di essere spartano? Trovate una ragazza igienista? Mettetele davanti insalate, formaggi bianchi di ottima qualità, frutta, verdure bollite. Rimpinzate la golosa di cose raffinate, la magra con amidacei, l’addormentata con cibi stuzzicanti, l’inappetente con porzioni piccolissime e invitanti, la snob con cibi snob, date all’osservante il pesce al venerdì, riso alla cinese, hamburger all’americana, strudel all’austriaca, montone e curry all’indiana, grasso di foca all’esquimese. Siate insomma poliedrici…
    (continua nel prossimo numero)

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