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Numero 6(97)
Cooperazione bilaterale

    Da cinque anni la cooperazione economica russo-italiana è in pieno sviluppo. Ciò è stato confermato da un altro importante evento; presso Matyrskij, paese della zona Griazinskij del distretto di Lipetzk, il 4 ottobre ha avuto luogo la solenne inaugurazione del centro logistico e di sdoganamento della “Indesit – International” SpA, filiale russa dell’azienda italiana “Indesit Company”, prima conosciuta come “Merloni Elettrodomestici”. La creazione del centro logistico è legata anche al raddoppio della produzione degli stabilimenti di Lipetzk (cosa che testimonia la presenza di una consistente fascia di popolazione russa con relative disponibilità economiche). I magazzini del nuovo centro hanno una superficie di 55 000 metri quadri, con una capienza fino a 250 000 unità elettrodomestiche. Alla cerimonia di apertura ha partecipato il Primo Ministro russo Mikhail Fradkov, che si è complimentato con la direzione della “Indesit” per i piani di allargamento della produzione e per la creazione a Lipetzk di un apparato produttivo di componenti elettrodomestici. Ha anche osservato come la cooperazione russo-italiana si sviluppi con successo e si concretizzi sul mercato, e ha anche annunciato il progetto di creare nella regione di Lipetzk una zona industriale libera. Praticamente in contemporanea all’inaugurazione, l’agenzia federale per la supervisione veterinaria e fitosanitaria (Rossel’khoznadzor) ha dichiarato decaduto il divieto apposto nella primavera del 2005 all’importazione di carne avicola da gran parte delle regioni d’Italia pre via dell’epidemia aviaria. Il divieto è stato annullato dopo che l’agenzia statale veterinaria italiana ha garantito la stabilizzazione della situazione. Le sanzioni sono state conservate solo per i fornitori di carne di tre province della Lombardia: Brescia, Cremona e Mantova. Un altro degli indici dell’interesse del capitale italiano ad un’espansione in Russia è stato l’acquisto da parte di una delle più grandi banche italiane, Banca Intesa del 75% meno un’azione della banca KMB, appartenente alla lista delle cento maggiori banche russe ed impegnata nel finanziamento di piccole imprese per un totale di 90 milioni di dollari USA. Prima dell’acquisto di Banca Intesa, conproprietari della KMB erano la BERS (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo), il fondo Soros, il fondo statale tedesco per gli investimenti e lo sviluppo e l’olandese Triodos Bank. Il 25% più un’azione della KMB rimarrà proprietà della BERS; tuttavia, in base ad un accordo stipulato da entrambe le parti potrà essere ceduto a Banca Intesa dopo il 2010. Come risultato dell’accordo la KMB cambierà nome e diventerà Intesa KMB. Testimonia l’ampliamento e l’approfondimento delle relazioni tra Russia e Italia anche l’iniziativa che partirà alla fine di ottobre riguardante dei voli charter che colleghino l’areoporto moscovita di Vnukovo” a quello romano di Ciampiano.

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