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Numero 6(51)
UE: vertice sulla liberalizzazione del settore energetico

    Il 15 e il 16 marzo a Barcellona si è svolto un incontro tra i leader dei Paesi dell’UE, che discutevano i problemi attuali dello sviluppo dell’UE.
    La discussione si è focalizzata principalmente sulla questione della liberalizzazione del settore energetico. A favore della sua liberalizzazione, oltre ai padroni del summit, si sono schierati l’Italia e la Gran Bretagna. Sono stati contrari la Germania e la Francia, governati dai socialisti: le autorità di questi Paesi, alla vigilia delle campagne elettorali, non vogliono turbare la popolazione con misure poco popolari. I rappresentanti tedeschi e francesi hanno richiamato l’attenzione dei presenti al fatto che in Spagna, che attualmente è il sostenitore più acceso della liberalizzazione, avvengono continue interruzioni nelle forniture dell’energia elettrica, che interessano diverse regioni o addirittura città intere, com’è avvenuto, di recente, a Barcellona e a Granada. La fornitura dell’energia elettrica si è interrotta addirittura nel centro stampa del forum, e proprio nel momento in cui si discuteva attivamente la questione della liberalizzazione. Per giunta, come ammette l’UE, la liberalizzazione in Spagna ha determinato la comparsa di un monopolio fattivo delle due più grosse aziende elettriche, che non vogliono ammodernare le reti elettriche e che chiedono allo Stato di concedere loro sovvenzioni per farlo. Anche numerosi manifestanti nella stessa Spagna chiedevano di rinunciare alla politica di liberalizzazione. Di conseguenza, è stata presa una decisione di compromesso su una parziale deregolazione del mercato dell’energia elettrica in Europa. Dopo lunghe discussioni, i rappresentanti dei Paesi membri dell’UE hanno sentenziato che “verso il 2003, tutti gli utenti commerciali potranno scegliere da soli il loro fornitore dell’energia elettrica, e verso il 2004, anche del gas”.
    Un altro punto, per il quale i partecipanti al vertice non sono riusciti a trovare un accordo, è stato il problema della liberalizzazione dei mercati di lavoro: vi sono stati contrari ancora la Francia e la Germania, che temono l’afflusso di una manodopera poco costosa dalla penisola Pirenaica.
    I leader europei sono riusciti a trovare consenso solo per quanto riguarda il problema della regolamentazione del Medio Oriente. E’ stata approvata una dichiarazione in cui si richiede ad Israele di ritirare immediatamente tutte le truppe dai territori palestinesi.
    Grazie alle misure poliziesche prese anticipatamente, gli antiglobalisti, che avevano intenzione di ripetere le manifestazioni svoltesi l’anno scorso durante il summit del G-8, non sono riusciti ad organizzare azioni più o meno imponenti a Barcellona. Molti di loro sono stati fermati alla frontiera spagnola, e gli altri sono stati dispersi da 8000 poliziotti, raccolti da tutta la Spagna.

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