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Numero 10(55)
Kaliningrad entrerà nell’Unione Europea?

    Il problema della regione di Kaliningrad sembra diventare stimolante N1 nel rapporto tra la Russia e l’UE.
    Il Presidente della Polonia, Aleksandr Kvasnevski, mentre andava da Seoul a Mosca, ha espresso la sua posizione nei confronti del regime dei visti nella regione di Kaliningrad. Durante l’incontro con i giornalisti a Novosibirsk, Kvasnevski ha fatto una serie di dichiarazioni. Ha comunicato, in particolare, di essere contrario alla creazione di un “corridoio senza visti” nella zona di Kaliningrad, ma ritiene che dev’essere introdotto “un regime più liberale dei visti”. Secondo il Presidente polacco, “bisogna fare tutto il possibile per consolidare i contatti tra i Paesi vicini, cioè consegnare dei visti a lunga scadenza, meno costosi, e forse anche gratuiti, per gli studenti e i giovani”. E’ stato appoggiato da Richard Ride, il capo delle rappresentanze della Commissione europea in Russia, che ha rilevato che la massima concessione, accessibile per la parte europea potrebbe essere la riduzione del costo dei visti e la semplificazione delle modalità del loro rilascio: in caso contrario, l’Europa unita teme che tramite Kaliningrad vi si riverseranno stupefacenti e immigrati clandestini.
    Da parte sua, il Presidente della Russia Vladimir Putin ha confermato l’intenzione di ottenere dai partner occidentali una decisione relativa allo status futuro della regione di Kaliningrad, che fosse accessibile per Mosca, in vista dell’estensione dell’Unione Europea. “Alle trattative con l’Unione Europea, relative alla regione di Kaliningrad, la Russia ha avuto una presa di posizione assolutamente netta. Speriamo che i nostri partner possano sentire la preoccupazione della Russia in merito a questo problema”, ha detto il Presidente a Pietroburgo l’8 luglio, alla riunione, dedicata ai problemi economici e sociali del circondario federale Nord-Ovest. D’altronde, ha ribadito Putin, insieme ai problemi della politica estera va risolta una serie di compiti interni. “Anzitutto, è necessario non solo inserire la regione di Kaliningrad nello spazio europeo, ma anche sviluppare i suoi contatti interni con la Russia”, ritiene il capo dello Stato. Ora basta aspettare un po’, per vedere quale delle parti verrà a mezza lama.

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