Espresso
Q U I N D I C I N A L E   D I   I N F O R M A Z I O N E
Russian
Home Giornale Archivio Redazione Pubblicità Riferimenti
 
Numero 11(56)
Difesa antimissilistica invece del Trattato

    Il 13 giugno, il Presidente degli USA George Bush ha annunciato ufficialmente che il suo Paese esce dal Trattato sulla difesa antimissilistica.
    Il Trattato sulla difesa antimissilistica del 1972 era ritenuto la pietra miliare del sistema sovietico-americano della dissuasione nucleare.
    Ma nella dichiarazione sull’uscita dal Trattato, il Presidente Bush ha sostenuto che le nuove sfide di oggi dettano la necessità di creare una Difesa antimissilistica nazionale. “Gli eventi dell’11 settembre hanno dimostrato che non viviamo più le realtà della “guerra fredda”, nel contesto della quale era stato elaborato il Trattato sulla difesa antimissile”, ha rilevato il Presidente americano.
    “Adesso affrontiamo minacce da parte dei terroristi che vogliono sterminare la nostra civiltà in qualsiasi modo, impresa ora accessibile ai Paesi emarginati che possiedono armi di sterminio di massa e missili a lungo raggio”, ha aggiunto Bush, che ha anche rilevato di “avere intenzione di attuare il sistema antimissilistico nazionale al più presto possibile”.
    Poche ore dopo l’uscita dal Trattato sulla difesa antimissile, gli USA hanno dichiarato di aver effettuato con successo una nuova prova nell’ambito dello sviluppo del sistema nazionale della difesa antimissile. Il missile intercettore è stato lanciato da un incrociatore e ha colpito sopra il Pacifico un altro missile con testata di esercizio.
    La buona riuscita delle prove contribuirà ad una più rapida realizzazione dei programmi del Presidente Bush, mirati alla creazione di uno scudo capace di respingere un attacco missilistico straniero.
    I critici del sistema negli USA affermano che esso sia troppo caro e inaffidabile, ma visto che già cinque prove di seguito hanno portato risultati positivi, il Pentagono non ha intenzione di abbandonare i suoi propositi.
    Negli USA sono già iniziati i lavori finalizzati alla costruzione di sei pozzi sotterranei per missili intercettori. A detta dei rappresentanti del Pentagono, gli elementi della Difesa antimissile nazionale saranno messi in azione sopra il territorio dell’Alaska verso il 2004.
    Da parte sua, il Ministero degli esteri della FR ha annunciato ufficialmente che in seguito all’uscita degli USA dal Trattato sulla Difesa antimissile, la Russia si solleva dagli impegni relativi al Trattato sugli armamenti offensivi strategici-2. In questo modo, conseguita per mezzo di quel Trattato l’evacuazione delle armi nucleari dall’Ucraina, dalla Bielorussia e dal Kasakhistan, la Russia ora può tranquillamente costruire le proprie forze atomiche, com’essa stessa vuole.

in alto <<  ARTICOLO PRECEDENTE      ARTICOLO SEGUENTE  >> in alto
ALTRI ARTICOLI DELLA RUBRICA "POLITICA"
Fortezza Europa ¦  Democrazia modello Afganistan ¦  Summit G-8 in Canada ¦  La lotta alla criminalità, o una campagna clamorosa? ¦  Ancora sanzioni all’ Italia per malagiustizia ¦  Chi ha criminalizzato Marco Biagi? ¦  L’Italia vieta la clonazione ¦  Guerra alla burocrazia
Rambler's Top100    Rambler's Top100