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Numero 12(57)
Le nuove priorità

    Nel suo intervento alla riunione degli ambasciatori e dei rappresentanti permanenti della FR, svoltasi il 12 luglio, il Presidente della Russia, Vladimir Putin, ha delineato le priorità nazionali della politica estera attuale.
    Putin ha detto che la politica estera russa continua ad avere una dimensione globale. Ciò è motivato non tanto dal potenziale economico e militare della Russia, quanto dalla sua situazione geografica. “In forza della geografia, siamo presenti in Europa, in Asia, al Nord e al Sud”, ha rilevato il Presidente. Naturalmente, ci sono interessi russi. Ma per effettuare tale politica, bisogna cercare partner ed alleati ovunque. Come ha ribadito Putin, la Russia deve cercare alleati in tutto il mondo, che devono poi “riconoscere i nostri interessi nazionali”. Occorre che la collaborazione con costoro sia basata “sulla parità di diritti e dia alla Russia un rendimento reale”. Vladimir Putin ha rilevato in particolar modo la nuova struttura del rapporto fra la Russia e gli USA. Secondo il Presidente russo, questo rapporto ha un effetto positivo sulla situazione nel mondo. “E’ importante sapere che alla base del nostro rapporto di oggi c’è una nuova interpretazione degli interessi nazionali dei due Paesi, nonché idee simili sulla natura delle minacce internazionali di oggi. Una partnership basata sulla reciproca fiducia non risponde solo all’interesse dei nostri popoli: essa ha un effetto positivo su tutto il sistema dei rapporti internazionali”, ha fatto notare Putin.
    Ha sottolineato, poi, che su scala internazionale la Russia “è uscita da un periodo di lungo contrasto, e in essa non si vede più un avversario, un nemico”. La politica estera russa deve essere imperniata sul fatto che il Paese non ha bisogno di “nessuna preferenza nel campo internazionale”.
    La lotta al terrorismo è stata definita dal Presidente lo scopo principale della politica estera della Russia. Tale lotta dev’essere svolta nella stretta cooperazione “con i nostri partner nella CSI, nel Trattato per la sicurezza collettiva e nell’Organizzazione per la collaborazione di Shanghai, e con altre organizzazioni internazionali e regionali”.
    Un’altra priorità, enunciata da Putin, è l’attività nel “settore europeo”. “I nuovi indirizzi”, rilevati dal Presidente russo, a parte i problemi della sicurezza e l’esame di questioni economiche e commerciali, sono “l’interazione a lunga scadenza nel settore energetico e i progetti high-tech, d’innovazione, la formazione di uno spazio economico unito”.
    Toccando il problema della regione di Kaliningrad, con riferimento all’imminente estensione dell’Unione europea, Putin ha fatto notare che è possibile concordare le posizioni e trovare soluzioni di compromesso, ma non “a sfavore degli interessi della Russia e dei diritti dei nostri cittadini”. Il Presidente russo ha chiesto gli ambasciatori ad essere più attenti alla situazione dei russi all’estero. Putin ha promesso che l’efficienza del lavoro delle ambasciate sarà valutata proprio in base a quanto esse saranno attive nel concedere assistenza ai cittadini russi.

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