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Numero 12(57)
Un neonazista ha cercato di uccidere Jacques Chirac

    Maxime Bruneri, uno studente di 25 anni proveniente da Essen, guerrigliero di un gruppo di estrema destra, ha cercato di uccidere il Presidente della Francia, Jacques Chirac, durante la parata militare svoltasi in occasione della festa nazionale francese, il Giorno dell’occupazione della Bastille.
    Bruneri voleva uccidere Chirac con un fucile di piccolo calibro che aveva messo, per portarlo alla parata, in una custodia da chitarra. A detta dei testimoni oculari, Bruneri, dopo aver fatto partire un primo sparo, senza ferire nessuno, senza mirare, ha visto i poliziotti che si avvicinavano a lui di corsa e ha cercato di spararsi.
    Ciò è successo nel momento in cui l’auto scoperta di Chirac, mentr’egli salutava la parata militare, passava vicino al famoso Arco di Trionfo, situato nel punto in cui les Champs Elisée entrano nella Piazza Charles de Gaulle.
    Gli spettatori che stavano attorno hanno visto nelle mani di Bruneri il fucile e hanno gridato l’allarme. L’attentatore è stato catturato dai poliziotti, schierati lungo il percorso dell’auto presidenziale. Inoltre, tra la folla si trovavano agenti segreti in borghese, giunti pure loro al luogo dell’incidente.
    Bruneri aveva già avuto a che fare con la polizia francese nel 1997, quando aveva partecipato alle manifestazioni dei neonazisti, organizzati dal partito dei neonazisti francesi ed europei. Da allora la polizia è al corrente della sua inclinazione alla violenza. Il canale francese France 2 rileva che Bruneri soffriva di una disfunzione emozionale cronica.
    Anche Nicolas Couteau, segretario stampa del reparto speciale della polizia francese, ha affermato che Bruneri, molto probabilmente, è uno squilibrato: “Non credo che dietro questo caso si nasconda un piano ben pensato”, ha detto. “Altrimenti, il tiratore avrebbe scelto un’arma di calibro più grosso”.
    Il motivo dell’attentato per ora non è chiaro. Secondo alcune informazioni, Bruneri avrebbe provato odio nei confronti di Chirac perché nel maggio di quest’anno, alle elezioni presidenziali, aveva avuto la meglio su Jean-Marie Le Pen, il leader del “Fronte nazionale”, partito di ultradestra. Va notato che si tratta del primo attentato contro un Presidente francese dai tempi di De Gaulle.

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