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Numero 17(62)
“I fiori del male” in italiano
Incontro con Sorokin e Erofeev


    Ai primi di novembre, presso il Centro commerciale internazionale, si è svolto un incontro con Vladimir Sorokin e Viktor Erofeev, due scrittori russi.
    L’iniziativa è stata organizzata dall’UNIMPRESA (Unione imprenditori italiani), in occasione della pubblicazione della raccolta letteraria “I fiori del male alla russa”, in lingua italiana.
    Sorokin ed Erofeev sono solo due dei numerosi autori dell’antologia appena uscita, ma forse anche i più importanti. Vengono definiti, infatti, i classici della letteratura russa di oggi. L’opera di ciascuno, del resto, suscita molte discussioni, mentre gli ultimi scandali concernenti l’odiosa organizzazione “Camminiamo insieme” hanno conferito a Sorokin ed Erofeev una vera e propria gloria.
    Durante la serata sono state lette alcune opere degli autori invitati: due novelle brevi, “La riunione del comitato della fabbrica” di Vladimir Sorokin e “La forza del patibolo” di Viktor Erofeev, sono state lette in traduzione italiana. Sembra che non sia stata la prima volta che gli scrittori ascoltavano le proprie opere tradotte in italiano. In Italia, infatti, è stato girato un film tratto da un romanzo di Viktor Erofeev, mentre Vladimir Sorokin è diventato protagonista di un cortometraggio, girato da due italiani a Mosca. Era logico, quindi, che durante l’incontro si sia parlato dell’atteggiamento che hanno i due letterati russi nei confronti dell’Italia.
    Vladimir Sorokin ha ammesso di non aver mai visitato l’Italia, ma ha aggiunto di aver intenzione di visitare prossimamente questo Paese “bello e lontano”, come ha detto, visto che è stato invitato al Festival del libro dell’Umbria. In questo modo, si realizzerà la conoscenza materiale di quella terra che già da tempo è presente nel suo mondo attraverso diverse connotazioni culturali. Sorokin ha fatto sapere che quando era giovane, il “Decameron” di Boccaccio era stato il suo vademecum, mentre le opere di Dante non gli piacciono più di tanto. Nel contempo, la musica italiana riecheggia sempre nella casa di Sorokin: la sua famiglia è molto amante della musica. In questo modo, nella vita di Vladimir Sorokin esistono contatti assai solidi con l’Italia, ma prossimamente essi giungeranno ad un nuovo livello. Lo scrittore ha paragonato il viaggio imminente con la perdita della verginità, affermando che le sue idee di un Paese si sono sempre capovolte sotto l’effetto delle impressioni avute aella conoscenza reale.
    Viktor Erofeev, a sua volta, ha rilevato che gli italiani sono diversi dagli altri popoli, portando subito un esempio di tale “diversità”: “I fiori del male alla russa” sono stati pubblicati in tutto il mondo, ma la serata in onore degli autori è stata organizzata solo da imprenditori italiani. Erofeev è stato in Italia più volte, ha visitato quasi tutte le isole italiane e ebbe addirittura l’occasione di diventare italiano di passaporto: mentre girava il film tratto da un suo romanzo, lo scrittore doveva attraversare spesso la frontiera italiana e, per semplificare questa procedura, ha avuto un permesso di soggiorno italiano. Ma Erofeev ha ribadito che se un giorno dovesse diventare italiano, non sarà per le tasse basse o la vita comoda, ma per il cielo immenso e per il gusto impeccabile proprio, secondo lui, dell’Italia.

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