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Numero 17(62)
Mercato Finanziario

        Mercato azionario
In ottobre, nel mercato azionario è avvenuto un cambio di priorità dovuto sia agli eventi internazionali, sia ai risultati finanziari delle aziende. Anzitutto, alcune aziende petrolchimiche hanno smesso di essere favorite. La delusione degli investitori di questi titoli (sono azioni della Sibneft e quelle della Tatneft) è dovuta prevalentemente al calo dei prezzi del petrolio. Mentre solo un mese fa sui mercati internazionali il petrolio costava circa 28 dollari per barile, ora il suo prezzo è caduto fino a 24-25 dollari, e non si pronostica un capovolgimento del trend. Sia la Sibneft sia la Tatneft, poi, ai primi di novembre hanno emesso i loro resoconti finanziari, che non hanno soddisfatto più di tanto gli investitori, visto che tutte e due le società hanno dimostrato una notevole riduzione degli utili.
    D’altra parte, l’attenzione viene rivolta alle azioni dei settori non petrolchimici. Tra i favoriti ci sono le azioni della Sberbank, le quali sono già cresciute, dall’inizio dell’anno, del 153 %. Il 4 novembre Andrei Kazmin, il presidente della banca, ha pubblicato cifre preliminari che hanno dimostrato che la banca incrementa con successo i ritmi di crescita degli utili. Così, mentre dopo il primo semestre l’utile netto della banca è aumentato del 75%, dopo 9 mesi l’aumento è ammontato all’81%.
    Stanno rincarando anche le aziende metallurgiche e, in particolare, la Norilski Nichel. La recente dichiarazione secondo la quale lo Stato sarebbe disposto a svelare le dimensioni delle riserve di quest’azienda ha avuto un effetto positivo sulle sue quotazioni.
    Mercato delle obbligazioni
Alla fine di ottobre, i mercati delle obbligazioni dei Paesi emergenti sono stati di nuovo in preda al nervosismo. In Brasile si sono svolte le elezioni del Presidente, ma ciò non ha contribuito a tranquillizzare la situazione. In primo luogo, il Presidente appena eletto stenta a formare la nuova équipe del governo e poi, subito dopo la sua venuta ha avuto luogo una seconda crisi corporativa nel mercato delle eurooobligazioni di questo Paese. Quindi, nei prossimi mesi la situazione dell’economia brasiliana potrebbe peggiorare.
    In Turchia sono terminate le elezioni politiche che hanno dato il potere nel Paese ad un partito islamico. Di conseguenza, molti investitori non credono assolutamente che la situazione vi si possa stabilizzare, e quindi nei prossimi tempi la Turchia non reggerà alla competizione con la Russia per l’attrattiva di investimenti nei suoi titoli.
    Il mercato russo delle eurobbligazioni è cresciuto rapidamente, dato che a metà ottobre l’agenzia Moody ha dichiarato la sua intenzione di rivedere il rating della Federazione Russa. La domanda è stata spronata anche dal Fondo statale delle pensioni, il quale, secondo alcune voci, si sarebbe accaparrato le euroobbligazioni a metà ottobre.

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