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Numero 18(63)
Prima in ritardo di 14 anni

    In Italia, a quattordici anni dalla prima mondiale sono iniziate le proiezioni del famoso film di Luc Besson “Le Grand Blue”.
    Tale ritardo è dovuto al tuffatore siciliano Enzo Maiorca. Lui e Jacque Maiolle, il suo concorrente nelle immersioni senza autorespiratori, erano stati i prototipi dei protagonisti del film. Dopo che “Le Grand Blue” era apparso sugli schermi nel 1988, Maiorca fu scontento del modo in cui era stato presentato nella pellicola e richiese il divieto della sua proiezione in Italia. Per quattordici anni il regista non riuscì a vincere la causa in Sicilia.
    A dicembre dell’anno scorso si è suicidato a 74 anni Jacque Maiolle, l’avversario storico di Maiorca, l’uomo che nel 1976 per primo aveva raggiunto la profondità di 100 metri senza attrezzature per respirazione, suicidio seguito ad una lunga depressione e solitudine. “Jacque Maiolle viveva per il mare, mentre io non potevo vivere senza la terra”, ha detto come epitaffio Enzo Maiorca. Negli anni 70 e 80 entrambi hanno fatto numerosi record nelle immersioni senza attrezzature per respirazione. Poco prima della tragica morte del francese i due tuffatori si erano incontrati per parlare della produzione di un documentario. Può darsi che sia stato proprio il decesso di Maiolle a costringere il siciliano a togliere tutte le pretese nei confronti di “Le Grand Blue”, in cui, infatti, è presentata la storia di lui stesso e di Maiolle, pur deformata dalla fantasia artistica.
    Recentemente al settantenne Maiorca è stata fatta vedere una nuova, ridotta versione del film “Le Grand Blue”. Ha detto di non essere più contrario alle sue proiezioni in Italia, aggiungendo: “il film merita di essere veduto, almeno perché Jean Reno ha captato alcuni tratti del mio carattere”. Va ricordato che in precedenza Maiorca riteneva che la sua immagine nel film fosse stata presentata “in luce negativa”.
    Comunque sia, il pubblico italiano ora potrà godersi l’opera di Luc Besson con Jean Reno, Jean-Marc Barr e Rosanne Archette. Il regista, alla fine della lunga contesa, ha detto sarcastico: “E’ alquanto difficile per un francese vincere una causa giudiziaria in Sicilia”.

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