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Numero 18(63)
Il governo italiano “viene nelle regioni russe”
La cooperazione tra l’Italia e la Russia va rinforzando in molti settori


    Il 19 novembre a Mosca è passata la 38-ma Assemblea generale della Camera di commercio italiano-russa.
    Si è tenuta sotto un segno di impetuoso sviluppo della cooperazione russo-italiana quasi in tutti i settori economici. Nella sua allocuzione alla riunione la prima vice ministro dello sviluppo economico e del commercio di FR Elvira Nabiullina ha dichiarato che negli ultimi anni l’interscambio delle merci della Russia con l’Italia cresce in continuo e nel primo semestre del 2002 ha raggiunto 4,5 miliardi di dollari mentre il saldo passivo italiano nel commercio con la Russia si è ridotto da 6 miliardi di dollari nel 2000 a 5,7 miliardi di dollari nel 2001 e a 2,5 miliardi di dollari nel primo semestre del 2002. Sottolineando che l’economia russa è in crescita per quattro anni consecutivi, la signora vice ministro ha osservato che la Russia diventa un mercato sempre più attraente per gli investitori stranieri e quelli italiani in primo luogo.
    Non meno ottimista era anche il vice ministro delle attività produttive d’Italia Adolfo Urso che ha preso la parola nella stessa Assemblea. Lui ha comunicato di avere già intrapreso le trattative con i governatori di San Pietroburgo e della regione di Mosca a proposito di istituzione di distretti industriali con la partecipazione delle società italiane in queste zone. Si tratta innanzi tutto di produrre scarpe e mobili italiani. A sua detta i rappresentanti di più di 100 ditte italiane esamineranno sul posto le possibilità di organizzare le produzioni in Russia.
    Importanti delegazioni di uomini d’affari italiani con alla testa A. Urso e l’ambasciatore d’Italia in Russia Gian Franco Facco Bonetti hanno visitato anche Eketerinburg e Lipetsk. In un ricevimento solenne offerto per la delegazione italiana il governatore della regione di Sverdlovsk E. Rossel ha dichiarato che la cooperazione russo-italiana riveste un carattere approfondito. E. Rossel ha proposto a Adolfo Urso di esaminare la possibilità di cooperare in alcuni settori economici e industriali e ha espresso un desiderio che si aprisse la filiale o l’ufficio di una banca italiana nel capoluogo della regione. Il vice ministro delle attività produttive d’Italia ha ringraziato il governatore per le accoglienze ospitali e si è dichiarato soddisfatto della decisione del governo italiano di “venire nelle regioni russe”. “La nostra amicizia si riafferma in pieno”, - ha detto lui. Sono stati firmati alcuni accordi importanti. Tra l’altro a Ekaterinburg sarà aperto un consolato italiano. Frutto della visita a Lipetsk, un verbale di cooperazione tra la regione di Lipetsk e la regione di Marche italiana. Parlando delle prospettive che si aprono al business italiano in Russia, il vice ministro delle attività produttive d’Italia ha sottolineato che anche se l’Italia è il secondo partner della Russia nello scambio commerciale, questo non è sufficiente e gli italiani devono diventare i primi sia nella regione di Lipetsk che in Russia in generale. A termine delle trattative 87 società italiane si sono dichiarate intenzionate a lavorare nel settore metallurgico di Ekaterinburg e 45 società a partecipare alla messa in piedi della produzione di elettrodomestici a Lipetsk.
    Mentre si tenevano le sedute della Camera di commercio italiano-russa, a San Pietroburgo è giunta una missione di lavoro dei più grossi fornitori di scarpe italiane capeggiata dal presidente dell’Associazione italiana dei produttori di scarpe A. Brotini che ha discusso l’eventualità delle vendite dirette da parte dei calzaturieri italiani sul mercato russo. Un’altra delegazione di questo tipo si è recata a Krasnodar.

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