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Numero 5(85)
Il mondo di Gershwin sarà succeduto da un glamour

    Alla fine di maggio, la Casa internazionale della musica di Mosca darà agli appassionati del jazz due occasioni da non perdere per godersi la musica di più alto livello mondiale. Due giorni di seguito, il 24 e il 25 maggio, il palcoscenico della Casa della Musica sarà messo a disposizione degli ospiti insigni.
    Il 24 maggio vi si svolgerà lo show di Herbie Hancock, pianista eminente e compositore del jazz mondiale. Si esibirà insieme all’Orchestra accademica da camera di Russia, capeggiata da Konstantin Orbelian, che sarà diretta dall’americano Robert Saydin. Herbie Hancock suonerà il pianoforte come membro di un trio che includerà anche il percussionista Richie Barshay e il bassista Scott Colly.
    Ora Hancock ha 63 anni, ed è quasi un mito. Per iniziare, basta dire che già da ragazzo aveva suonato Mozart con un’orchestra sinfonica. Il lavoro nel complesso del grande Miles Davis non ha fatto che consolidare la sua fama che era cominciata con il suo album d’esordio nei primi anni 60 e dal tema “Watermelon Man” da quest’album, diventato uno hit. Hancock ha inscritto il suo nome nella storia della musica come innovatore e pianista virtuoso: è stato uno dei primi ad aver introdotto nel jazz gli strumenti musicali elettronici, è diventato uno degli inventori e delle star maggiori del jazz-rock degli anni 1970 e del fusion degli anni 1980. La composizione “Chameleon” (1973) è la più famosa delle sue opere di quel tempo.
    Hancock si è distinto anche nel mondo del cinema, avendo scritto le colonne sonore per il “Blow-up” di Michelangelo Antonioni (1966) e “Before midnight” (1988). Alcuni “Grammy” e l’hit più volte platino “Rockit”: sono i suoi risultati nel campo della musica da ballo. Negli anni 1990, Hancock torna al pianoforte acustico, incidendo alcuni album, il più riuscito dei quali è “Gershwin’s World”, che nel 1999 gli ha procurato tre premi “Grammy”. Proprio questo programma sarà presentato a Mosca con il trio jazz e con l’orchestra sinfonica.
    Il giorno dopo, il 25 maggio, sempre nella Sala grande della Casa della musica, darà il suo concerto Cassandra Wilson. Il programma “Glamoured” che sarà presentata da Cassandra, è il più fresco album (2003) della cantante. Nel suo canto, come si dice, si combinano il blues, il jazz raffinato, l’energia del rhythm-n-blues e la passione della soul music, mentre la sua voce è la meglio individuabile tra le cantanti jazz di oggi.
    Il nome della cantante, attesissima da tutti i festival jazz del mondo, poteva rimanere sconosciuto, oppure farsi notare in una altro campo. Il primo lavoro di Cassandra, infatti, era stato quello della giornalista. Ma dopo la musica ha vinto: nei primi anni 80 Wilson si è trasferita a New York e si è messa a conquistare l’Olimpo del jazz. Il rock e il jazz, arricchiti dalla profondità delle tradizioni afroamericane (non per niente Cassandra viene dal Sud americano), suonano nei suoi album che escono presso la famosa casa discografica del jazz “Blue Note”. Nel 1996, è uscito l’album “New Moon Daughter”, nel 1999, “Travelling Miles”, dedicato a Miles Davis: sono melodie del grande suonatore di tromba con i testi della stessa Cassandra. Nel 2002, c’è stato il “Belly Of The Sun” (2002), e, infine, il “Glamoured” che sarà presentato a Mosca.

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